TAORMINA-PATERNO’ 0-4
TAORMINA: Mancari, Viola, Tropea, Fenech (66’ Fichera), Filistad, Mastronardi, Campanella, Corsaro, Pasca, Gallucci (82’ Mirabella), Muscolino (66’ Sturiale). All. De Cento. A disp.: Scalia, Scardaci, Mammone, Ignazzitto.
PATERNO’: Polessi, Calamato (61’ Musumeci), Isaia, Lo Verde (81’ Lo Gatto), Genoese, Tornatore, Garrasi, Virgillito (82’ Furnari), Opoku, Sinatra, Trotta. All. Pannitteri. A disp.: Meo, Vinciullo, Mirenna, Inserra.
ARBITRO: Davide La Terra di Ragusa (assistenti Gino Cassarà ed Ezio Vesco di Trapani).
RETI: 49’ Trotta, 65’ Musumeci, 80’ Musumeci, 92’ Opoku.
Taormina. Notte fonda per il Taormina calcio di Eccellenza che perde 4-0 tra le mura amiche la sfida tra “poveri” con il Paternò e sprofonda all’ultimo posto in classifica. Sono lontani i tempi (parliamo della scorsa stagione) in cui la formazione della “Perla dello Jonio” volava in zona play off e realizzava gol a grappoli in casa e in trasferta. Ieri, al “Bacigalupo”, per i padroni di casa è stato un vero e proprio naufragio. I taorminesi sono stati schiacciati da una squadra alla disperata ricerca di punti salvezza per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della graduatoria. Eppure, nel primo tempo i ragazzi del direttore sportivo Salvatore Puglisi avevano creato qualche occasione da gol, anzi al 18’ l’arbitro ha annullato a Pasca, per fuorigioco, una rete (tra l’altro spettacolare) che dalla tribuna è parsa regolarissima. Lo stesso Pasca si è poi reso pericoloso anche al 24’, ma la sua conclusione è stata fuori misura. E’ sempre Pasca, attaccante con numerosi campionati di Serie C alle spalle, a seminare il panico dalle parti di Polessi. Al 41’ il centravanti allarga sulla destra per Campanella, quest’ultimo prova un tiro-cross, ma il numero uno etneo neutralizza. La rete che sblocca il risultato arriva a inizio ripresa su calcio di rigore: al 49’, infatti, Tropea sgambetta in area Opoku lanciato a rete e l’arbitro assegna agli ospiti il tiro dagli 11 metri. Sul dischetto si porta Trotta che in prima battuta si fa respingere la sfera da Mancari, ma subito dopo insacca. L’1-0 per l’undici di Pannitteri scombussola un po’ le carte in tavola. I taorminesi attaccano, ma il Paternò si difende con ordine e riparte in contropiede. Al 51’ “botta” di Corsaro, palla alta. Al 57’ Paternò vicino al raddoppio con Sinatra che colpisce il palo. Al 62’ è Campanella a tentare la via del gol su punizione: il portiere Polessi, però, è attento e blocca senza problemi. Al 65’ arriva il 2-0 che manda definitivamente in tilt il Taormina: traversone dalla sinistra e Musumeci in scivolata realizza alle spalle di Mancari. Forte dei due gol di vantaggio, il Paternò cerca di perdere minuti preziosi con Trotta e Isaia che malgrado contrasti di gioco innocui si buttano a terra e chiedono soccorsi. Le solite “sceneggiate napoletane” visto che poco dopo entrambi riprendono a correre come se nulla fosse successo. Al 78’ il neo entrato Fichera tira da due passi, Polessi respinge con i pugni. All’80’ ecco il 3-0: Musumeci (ancora lui) riceve palla al vertice dell’area, tira e segna. Taormina in caduta libera, con mister De Cento che all’86’ protesta e viene espulso dal direttore di gara. Al 92’, quando ormai buona parte dei tifosi locali aveva abbandonato la tribuna, Opoku firma il 4-0 grazie a un assist di Musumeci. Delusione, a fine gara, negli spogliatoi biancazzurri. “Siamo in piena crisi – spiega Pippo Gullotta, presidente del Taormina – ma dobbiamo stringere i denti e andare avanti. A dicembre manderemo a casa alcuni giocatori non all’altezza della situazione e interverremo sul mercato con l’acquisto di qualche giocatore d’esperienza. Non possiamo più andare avanti così, rimediando settimana dopo settimana figuracce sia in casa e sia fuori casa. Una cosa è certa: fin quando il vicepresidente Natale Stracuzzi, che sponsorizza la squadra, rimarrà con noi, io continuerò a esserci. In caso contrario, mi dispiace dirlo, andrà via anche io”. L’allenatore del Taormina, Saro De Cento, recita il mea culpa: “Se la società dovesse chiedermelo, io sono disposto a fare anche un passo indietro. La dirigenza deve decidere di chi è la colpa di questo disastro. Se è la mia, sono pronto a salutare tutti e farmi da parte, ma se è dei giocatori deve trovare nel più breve tempo possibile le soluzioni più opportune per rimediare a una situazione piuttosto critica”.