Gaggi. Positiva azione di contrasto ai reati di tipo predatorio, quella portata a termine dai carabinieri della Stazione di Graniti che, a seguito delle tempestive indagini avviate a seguito di una rapina verificatasi ai danni di una donna di Gaggi nella giornata di venerdì 28 gennaio 2011, individuano i due malfattori, procedendo all’arresto del primo in flagranza di reato ed al fermo del secondo, nella giornata di sabato 29 gennaio, dopo che quest’ultimo era stato dimesso dall’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina, dove si trovava ricoverato a seguito delle lesioni patite per altra causa. A finire in manette, F. T., nato a Taormina, classe 1989, ma residente a Calatabiano, operaio, incensurato, e N. M. B., nato a Taormina, classe 1983, ma residente a Calatabiano, già noto alle forze dell’ordine, i quali sono ritenuti responsabili di rapina. Come detto, i carabinieri sono entrati in azione nel tardo pomeriggio di venerdì 28 gennaio 2011, quando una ragazza di 29 anni aveva informato i carabinieri di essere rimasta vittima, poco prima, di una rapina da parte di due uomini, uno dei quali dopo averla picchiata l’avrebbe rapinata della somma 50 euro contenuti nella borsetta di sua proprietà, fuggendo subito dopo unitamente al complice a bordo di un’autovettura. Pertanto, i carabinieri della Stazione di Graniti, dopo avere esperito accurati accertamenti e dopo avere raccolto utili elementi probatori a carico dei due prevenuti, procedevano, dapprima, all’arresto di F. T., e il giorno successivo, ricorrendone gli estremi di legge, al fermo di Polizia Giudiziaria di N. M. B., il quale, come detto, si trovava ricoverato presso l’ospedale di Taormina. Al riguardo, secondo quanto emerso nel corso degli accertamenti esperiti dai militari dell’Arma di Graniti, il citato N. M. B., il pomeriggio del 28 gennaio 2011, si era allontanato dall’ospedale ove era ricoverato per delle lesioni patite in precedenza e, unitamente al proprio complice F. T., avrebbe raggiunto il Comune di Gaggi. Indi, dopo avere perpetrato la rapina, avrebbe immediatamente fatto rientro presso la citata struttura sanitaria. Dopo le formalità di rito, F. T., su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Messina veniva associato alla Casa Circondariale di Messina Gazzi, dove veniva ristretto il giorno successivo anche N. M. B., frattanto sottoposto a fermo di P.G.. Nei giorni scorsi, il Gip del Tribunale di Messina, dopo avere convalidato i provvedimenti nei confronti dei due prevenuti, ha disposto che F. T. fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari, mentre ha disposto la custodia cautelare in carcere per N. M. B..