Giardini. Si sposteranno dagli uffici della Capitaneria di porto di Messina al porto di Giardini gli addetti ai lavori che ieri mattina si sono seduti attorno ad un tavolo per un vertice operativo sull’avvio dei lavori per il dragaggio dell’area portuale di Schisò ed il conseguente ripascimento della costa giardinese. Nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato il Comandante della Capitaneria di porto di Messina, Nazzareno Laganà, il capo della sezione tecnica sicurezza e navigazione della Capitaneria, Giuseppe Barbera, il comandante della Locamare di Giardini, Roberto Arizzi, il presidente del Consiglio, Danilo Bevacqua, ed il direttore dei lavori, Adolfo Veroux, è stato infatti stabilito di effettuare nella giornata di domani un sopralluogo direttamente nell’area interessata dal progetto per avere contezza dei luoghi e degli spazi in cui saranno eseguiti gli interventi. Nonostante il Comune di Giardini abbia ottenuto in concessione dal Demanio l’intero bacino portuale pari a 28 mila metri quadrati dello specchio d’acqua, si punta ad un utilizzo parziale dello stesso limitatamente alla superficie necessaria per poter permettere al pontone di prelevare la sabbia dai fondali per poi trasferirla nel tratto compreso tra i due braccetti artificiali realizzati tra la zona Tysandros e quella di San Pancrazio in cui verrà depositata. Un accorgimento che risulta necessario adottare principalmente per non interferire con il transito della navi da crociera, la cui attività si registra già a pieno regime, cercando di ritagliare un corridoio per ricavare un percorso favorito utilizzato dai tender che dal punto in cui attracca la nave in rada trasferiscono poi i passeggeri sulla banchina del porto. Successivamente sarà emessa l’ordinanza per il divieto di balneazione nel tratto interessato dalle operazioni per cui è stato stimato un tempo pari a due per l’”aspirazione” della rena dal fondo marino e di altrettante per scaricarla nella zona da rimpinguare per una quantità di sabbia che oscilla tra i 17 mila ed i 20 mila metri cubi.
Francesca Gullotta