Giardini. “La sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione Siciliana nell’adunanza del 28 aprile scorso ha approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale”. Con queste parole l’organo di controllo ha detto “sì” al piano di rientro decennale dai debiti del Comune di Giardini per il quale il sindaco Nello Lo Turco era stato chiamato a relazionare in merito. Le motivazioni e le risposte rese dal primo cittadino giardinese hanno evidentemente convinto la commissione che ha emesso parere positivo sullo stesso. La notizia, anticipata via Pec, è stata accolta con favore dall’Amministrazione comunale, che per bocca del suo massimo rappresentante ha espresso massima soddisfazione: “Siamo contenti dell’esito dell’adunanza poiché sono stati riconosciuti i sacrifici a cui la cittadinanza è stata necessariamente sottoposta. Una condizione che sarà utile nel futuro per il rilancio della città in cui si potrà programmare con maggiore decenza e raggiungere obiettivi migliori. Purtroppo – aggiunge con rammarico Lo Turco – a causa della situazione economico-finanziaria ereditata non ho potuto portare avanti i programmi che mi ero prefisso dovendoli abbandonare ma sono sicuro, dopo questo periodo di “sofferenza”, di poter lasciare alle Amministrazioni che verranno alla guida della città nuove e solide basi da cui ripartire“. Il Comune di Giardini aveva approvato un piano di rientro pari a 9 milioni e 200 mila euro da saldare entro dieci anni senza però aver contratto alcun mutuo per non costringere i cittadini a sobbarcarsi di ulteriori oneri. “Una decisione sofferta ma necessaria – aveva spiegato il sindaco Lo Turco – per ripianare i debiti accumulati dalle Amministrazioni che si sono susseguite nel tempo a partire dagli anni Sessanta le cui sentenze esecutive sono state emesse negli ultimi anni ed alle quali nessuno si sarebbe potuto sottrarre”. Adottare il piano di rientro ha comportato sicuramente sacrifici e rinunce per la città soprattutto dal punto di vista della mancata liquidità che ha pregiudicato la possibilità di effettuare interventi di manutenzione e di decoro urbano ma almeno non sono stati richiesti altri esborsi ai cittadini. La chiamata della Corte dei Conti era apparsa al primo cittadino speciosa soprattutto per il fatto che un terzo del debito è stato già onorato. Ma alla fine la vicenda si è risolta per il meglio e l’ok emesso dalla Corte dei Conti ha riconosciuto all’Amministrazione di aver agito al meglio. Francesca Gullotta