Giardini. “Con l’approvazione del disegno di legge costituzionale denominato Boschi-Renzi il referendum confermativo del prossimo autunno è sempre più probabile”: a dichiararlo è Giuseppe Leotta. “Su tutto il territorio nazionale stanno già sorgendo, o sono già sorte – continua Leotta – strutture e comitati per difendere la carta costituzionale da un tentativo di riforma, l’ennesimo, che da molti è ritenuto lesivo di alcuni dei principi fondamentali inclusi nella nostra legge fondamentale. Anche a Giardini Naxos è in fase di costituzione il comitato/coordinamento democrazia costituzionale che avrà come referente pro tempore, fino all’elezione degli organi di rappresentanza ed all’approvazione del regolamento interno, il sottoscritto Giuseppe Leotta. All’iniziativa, che si propone di far conoscere le ragioni del no alla riforma Boschi-Renzi ai cittadini del comprensorio, hanno già fatto sapere di voler aderire, tra gli altri, il consigliere comunale di Giardini Naxos Alessandro Costantino, il sindacalista Mario Ianniello (attuale esperto del sindaco a titolo gratuito in materia di Rapporti con le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali del settore turistico, del commercio, del terziario e del settore cooperativistico), l’imprenditore Salvatore Consiglio e lo studente universitario Carlo Del Popolo. “La nuova architettura istituzionale concepita da questa riforma sacrifica di netto il principio di rappresentanza sull’altare della governance. Noi riteniamo al contrario che una democrazia moderna debba essere basata su un sistema di pesi e contrappesi (check and balance) che, pur assicurando un buon livello di governance, non sacrifichino il principio di pluralismo e rappresentatività che ha sempre caratterizzato il nostro sistema democratico. Un secondo punto importante riguarda l’intollerabile personalizzazione che il premier sta tentando di realizzare in vista della prossima campagna referendaria. Lo vogliamo dire a gran voce, il referendum di autunno non sarà un voto pro o contro Matteo Renzi. In ballo c’è molto di più che una singola persona ed il fatto che il Partito Democratico stia tentando di spostare il focus del dibattito dai contenuti della riforma ad un plebiscito pro o contro il suo governo evidenzia ancora di più la debolezza di questo disegno di legge”.