Taormina. La missione di Cardiochirurgia Pediatrica che si è svolta dal 9 al 19 settembre 2016 presso l’Ospedale Muhimbili di Dar Es Salam in Tanzania, è stata coordinata dall’Associazione Mending Kids International e ha visto la partecipazione di personale medico ed infermieristico proveniente dal Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina e ufficialmente autorizzato dalla Direzione Generale dell’ASP 5 Messina. La missione si è svolta in un clima di cooperazione e collaborazione con l’obbiettivo del trasferimento ai colleghi tanzani delle conoscenze necessarie per affrontare in sicurezza un intervento chirurgico in pazienti affetti da gravi cardiopatie congenite e che se non trattati andrebbero inesorabilmente incontro alla irreversibile storia naturale. “Il Muhimbili National Hospital – spiega il dottor Sasha Agati – è la struttura ospedaliera pubblica più grande di tutta la Tanzania e ospita al suo interno l’unico programma di cardiochirurgia pediatrica della nazione che conta oltre 55 milioni di abitanti, dove il 75% della popolazione vive con meno di 2 dollari al giorno e più dell’85% abita in aree rurali. Durante la nostra permanenza, abbiamo effettuato oltre 100 visite di cardiologia pediatrica e 22 di questi sono stati sottoposti con successo ad interventi chirurgici correttivi. Due di questi bambini provenivano dal Congo mentre altri due dall’Uganda. Per la prima volta è stato trattato con successo un paziente di un mese affetto da una malattia molto rara denominata Truncus Arteriosus e che dopo soli 7 giorni è ritornato nelle braccia della sua mamma. In collaborazione con dei colleghi cardiologi interventisti provenienti dall’Ospedale Cedars Sinai di Los Angeles è stato possibile trattare un ulteriore gruppo di pazienti necessitanti di una procedura interventistica e alla fine 42 piccoli pazienti hanno ricevuto le cure del team internazionale. Questa missione fa parte di un programma di sviluppo e sostenibilità della Cardiochirurgia Pediatrica in Tanzania e il nostro team rappresenta un riferimento internazionale insieme a quello australiano di Sidney e quello israeliano di Tel Aviv. Alla fine della missione tutti i bambini sono stati dimessi dalla terapia intensiva e affidati alle amorevoli cure delle rispettive famiglie”.