Taormina. “Apprendo da un social network che é stata calendarizzata, come evento ospitato presso il Palazzo dei Duchi di S. Stefano, la mostra dell’artista statunitense Frank Denota: ciò senza che il Cda della Fondazione Mazzullo abbia discusso e deliberato in proposito”: a dichiararlo, in una nota, è Giuseppe Ragonese. “Unica notizia sino ad oggi pervenuta in proposito ai membri del Cda, esclusivamente via e-mail – continua Ragonese – risale al 13 settembre, data in cui la presidenza avvisava di aver ricevuto richiesta di concessione di spazi espositivi da Enrico Caruso, rimandando ad una ventura riunione del Cda. La riunione non è mai stata convocata, ma in compenso è stato diramata la nota di cui sopra, che annovera tra gli organizzatori lo stesso presidente Auteri in persona. La circostanza costituisce grave violazione dello statuto dell’Ente e del Regolamento di concessione dei locali espositivi che l’Ente stesso ha adottato. Per l’ennesima volta il presidente Auteri ha agito in nome e per conto di un Ente che non gli ha conferito alcun mandato in proposito. Sia chiaro: non è in discussione il pregio dell’artista che, come tale, è degno di ogni rispetto. Ciò che si afferma è che, al momento, è in atto l’espropriazione di poteri di un organo collegiale che, per legge e per statuto, è l’unico a poter deliberare l’accoglienza o meno, presso i locali della propria sede, di manifestazioni ed eventi. Ciò accade perchè l’autore di tale espropriazione interpreta in maniera erronea il ruolo che è stato chiamato a ricoprire: egli è presidente di un ente culturale e non il monarca di un piccolo posto di sottogoverno. Alla luce di ciò, in data odierna, con una nota via mail indirizzata a tutti i membri del Cda della Fondazione, ho espresso formale diffida invitando tutti ad astenersi dal pubblicizzare manifestazioni non autorizzate formalmente dal Cda. Ho inoltre chiesto l’immediata convocazione del Consiglio al fine di censurare l’operato illegittimo del presidente. Infine ho chiesto che, in tale sede, venga discussa l’opportunità di concedere gli spazi espositivi per la mostra in questione e le condizioni di un’eventuale concessione. Prodromica alla detta discussione sarà quella relativa alla legittimità dell’insediamento dello stesso Cda: ritengo giusto, a questo punto, mettere a nudo tutti gli altarini. Per esattezza di informazione: secondo le norme statutarie il Cda è composto dal sindaco (membro di diritto) e da tre consiglieri da lui nominati; da un rappresentante della famiglia Mazzullo (membro di diritto) e da tre consiglieri da quest’ultimo indicati; infine dal presidente della defunta Aast (membro di diritto), per un totale di nove membri. In atto, per lo svarione politico amministrativo del sindaco il Cda è composto: dal primo cittadino e da sei membri dallo stesso nominati, dal rappresentante della Famiglia Mazzullo e da due membri da quest’ultimo indicati, per un totale di 10 membri. In sostanza: il sindaco ha indicato e nominato consiglieri più membri di quanto gli fosse consentito. Ritengo, a questo punto, che data l’insofferenza dell’attuale presidente a fare squadra con il Cda, sia opportuno che venga revocato dalla carica di presidente e da quella di membro del Cda. Non tollererò più che il Cda venga scavalcato dall’abusivo esercizio di inesistenti prerogative presidenziali: proprio per questo ho espressamente avvisato che, in mancanza di riscontro alle mie puntuali richieste, mi rivolgerò all’autorità prefettizia per una definitiva soluzione della vicenda”.