Taormina. “L’associazione Imprenditori per Taormina non condivide la proposta di aumentare l’imposta di soggiorno”: a dichiararlo è il Consiglio direttivo della stessa associazione, in una nota a firma del presidente Franco Parisi. “Riguardo l’imposta di soggiorno, prima di deliberare sull’aumento – affermano gli Imprenditori – si richiede di rivedere il regolamento, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 80 del 06/11/2012 e quindi nell’immediato di ripristinare l’osservatorio permanente, organo con il compito di monitorare gli effetti dell’applicazione dell’imposta e di formulare eventuali proposte correttive, facendo entrare di diritto anche un rappresentante dell’Associazione Imprenditori, in rappresentanza di una grossa fetta dell’imprenditoria cittadina, che come gli albergatori lavorano con e per il turismo e che risentono come loro dell’influenza di tale imposta e del suo uso improprio. Si richiede inoltre di dirottare i proventi dell’imposta non in un semplice conto corrente bancario che va nelle casse comunali ma su un fondo bancario speciale il cui prelievo viene autorizzato congiuntamente dal sindaco e dall’osservatorio permanente solo per progetti esclusivamente a fine turistico condivisi dalle parti (strade, arredo urbano, verde pubblico, bagni pubblici, spiagge, manifestazioni, promozione), così come recita l’articolo 1, Presupposto dell’imposta, comma 4 e seguenti del regolamento stesso, affidando la realizzazione di tali progetti con gare d’appalto a privati. Si chiede anche di rendere pubblico, come dovrebbe essere, in quale modo sono state impiegate, fino ad oggi ed in quali settori, le somme ricavate in questi due anni dalla tassa di soggiorno, e qualora le voci di spesa non rispettano il fine di cui sopra, vengano restituite per essere utilizzate per il fine ultimo per il quale è stata istituita, cioè quello turistico. Solo in questo caso si può rivedere di accettare un eventuale piccolo aumento”.