Taormina. Giovedì 9 giugno, alle ore 20, presso l’Hotel S. Domenico diretto da Enrico Licari, il Rotary club Taormina, presieduto da Salvatore Ramella, organizza un incontro con Francesco Pira, sociologo, docente di Comunicazione all’Università di Messina ed esperto di nuovi media sul tema: “La nostra vita sulla rete tra rischi e potenzialità. Verso un uso consapevole delle nuove tecnologie”. Pira ha svolto numerose ricerche sul rapporto tra infanzia, adolescenza e nuovi media con particolare riferimento ai social network. Ha curato anche diverse pubblicazioni e ha tenuto conferenze sia in Italia che all’estero, insegna Comunicazione pubblica e d’impresa all’Università Salesiana di Venezia e Verona. Giornalista e saggista, Pira è autore di 39 pubblicazioni scientifiche di cui 17 monografie sulla comunicazione istituzionale e altri volumi di carattere divulgativo. Nel giugno del 2008, per l’attività di ricerca e saggistica, è stato insignito dall’allora Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il Rotary Taormina è uno dei club service più attivi nel comprensorio. Alcune settimane fa, a Giardini, ha organizzato il convegno: “Alimentazione e stile di vita”. “In quell’occasione si è trattato – ha spiegato il presidente Ramella – di un incontro volto a sensibilizzare alla conoscenza di un’importante problematica socio-sanitaria com’è quella della prevenzione dei tumori del colon. Questa è una tipologia che si pone al secondo posto, sia per incidenza che per mortalità, sia nell’uomo che nella donna”.
“Oggi l’uso delle tecnologie può sviluppare le tre I: senso dell’identità personale, relazioni d’intimità con altre persone, creatività e immaginazione che possono svilupparsi attraverso le nuove tecnologie – dichiara Pira – non ci sono rischi se l’uso è consapevole anzi c’è un forte stimolo alla creatività. Ma per usarli bene significa conoscerli. Ed anche gli adulti migranti digitali devono conoscerli per comprendere il mondo che vivono i loro figli in maniera virtuale. Facebook ad esempio viene vissuto come strumento per il rafforzamento dello status sociale”.