Giardini. Riprenderanno a fine mese od al massimo entro la prima settimana di novembre i lavori di completamento del dragaggio del porto di Schisò ed il contestuale ripascimento dell’arenile antistante il lungomare giardinese. L’ufficio tecnico comunale ha infatti approvato la perizia di variante presentata dal direttore dei lavori, ingegnere Adolfo Veroux, con la quale si prevede l’impiego dei fondi a disposizione dell’Amministrazione pari a poco meno di 279 mila euro per l’esecuzione di ulteriori prelievi di materiale sabbioso dal fondo portuale da distribuire poi sulla costa per impinguare la quantità di sabbia dragata precedentemente. Ieri mattina, Veroux che è anche capogruppo dell’associazione temporanea di professionisti composta dai geometri Salvatore Gualtieri e Mario Bonsignore, si è recato all’assessorato regionale all’Ambiente per presentare un’integrazione documentale al progetto per il quale si attende adesso solo il via libera della Regione per avviare il riavvio delle operazioni previste. Ottenuto il placet, si procederà con l’inoltro della richiesta alla Capitaneria di porto per il rilascio della relativa autorizzazione e l’emissione dell’ordinanza per l’esecuzione delle opere. I lavori di ripascimento, iniziati il 10 maggio erano stati interrotti dopo circa un mese per la concomitanza con l’inizio della stagione balneare e per non interferire con le attività connesse e con il movimento delle navi crocieristiche. Il periodo era stato comunque sufficiente a ripristinare le condizioni del litorale che a causa dei marosi e delle correnti marine era stato completamente “spogliato” dalla rena, e risucchiata all’interno del bacino portuale provocandone l’insabbiamento. Con l’attuazione del progetto riguardante la realizzazione delle opere a salvaguardia dell’abitato, finanziato con i fondi regionali per un importo complessivo di 700 mila euro, è stato raggiunto un duplice vantaggio: l’area portuale è stata dragata eliminando la sabbia in eccesso che comprometteva le attività da diporto che è stata trasferita lungo la costa ricostruendo così la spiaggia che è stata resa nuovamente fruibile ai bagnanti ed ai turisti. Adesso, il pontone ed i mezzi meccanici torneranno in azione per completare quanto lasciato in sospeso in modo tale da estrarre gli altri metri cubi di sabbia stimati già nel progetto originario ed aumentare il volume dell’arenile per renderlo più consistente e compatto, che potrebbero protrarsi per alcune settimane.
Francesca Gullotta