Giardini. “La società civile di Giardini Naxos si è ritrovata in Piazza municipio per chiedere a gran voce un’informazione trasparente ed esaustiva su tematiche politiche locali di fondamentale importanza per il futuro del paese quale la costruzione di un porto turistico che sostituisca l’esistente nonché un coinvolgimento attivo dei cittadini nei processi di policy making”: sono le parole di Giuseppe Leotta del Movimento 5 stelle di Giardini. “I movimenti e le associazioni organizzatrici dell’evento, Meetup 5 stelle Giardini Naxos, Sicilia Annozero, La Fenice, Legambiente Taormina-Alcantara e Giardini C’è – spiega Leotta – hanno dato vita ad una giornata caratterizzata dall’incontro con i cittadini allestendo una mostra di diapositive inerenti la storia del porto, dagli anni ‘50 all’attuale progetto definitivo e promuovendo una raccolta firme che ha visto un centinaio di adesioni e che sarà proseguita nelle prossime settimane. I punti di maggiore criticità rispetto all’ultimo progetto di realizzazione sono innumerevoli come fatto notare dagli organizzatori. Tra gli altri è obbligatorio sottolineare l’impatto ambientale devastante dell’opera in una zona classificata come R4 (ad elevatissimo rischio idrogeologico), il mancato rispetto di una norma che vieta nuove costruzioni entro un raggio di 200 metri da una zona classificata come Parco archeologico, la mancanza di un adeguato piano di viabilità che possa supportare un progetto di tali dimensioni, la totale assenza di una solida e reale prospettiva di resa economica del porto ipotizzato (la prassi insegna che porti con un numero inferiore a 500 posti barca sono inesorabilmente destinati al fallimento). Al termine della manifestazione i rappresentanti dei rispettivi gruppi nelle persone di Giuseppe Leotta (Meetup), Caterina Valentino (Legambiente), Gianni Bucolo (Sicilia Annozero) ,Giuseppe Cacciola (La Fenice) e Angela Battello (Giardini C’è) si sono detti soddisfatti degli esiti dell’iniziativa ed in particolare del copioso numero di persone affluite durante la mattinata e determinati a proseguire questa battaglia anche nelle prossime settimane non per dire no a prescindere e senza criterio bensì per chiedere che venga stoppato un progetto dannoso per la collettività prendendo in considerazione eventuali alternative ecosostenibili ed integrabili nel genius loci (carattere) della baia di Naxos”.