Taormina. Urge un piano di abbattimento delle palme infette dal punteruolo rosso ricadenti in territorio taorminese, sia pubblico che privato. Lo sostiene l’agronomo Daniel Carnabuci, presidente dell’associazione Serapide, che ricevuto incarico da parte di Palazzo dei Giurati di effettuare un monitoraggio sulla situazione relativa al flagello delle palme. “In seconda istanza – sostiene Carnabuci – sarebbe opportuno predisporre trattamenti curativi per gli esemplari vegetali che presentano i primi sintomi di attacco, a tal scopo i volontari si impegnano a segnalare, puntualmente, tutte le palme per cui si ritiene sia necessario un trattamento curativo”. Si sta lanciando anche lo slogan: “Adotta una trappola contro il punteruolo rosso”. Per i casi in stadio ancora non terminale sarebbero a disposizione esche a base ormonale che garantirebbero alcuni risultati tangibili. In ogni caso è davvero preoccupante il dato che emerge dal resoconto di Carnabuci. Secondo l’attività di controllo del territorio, che è riferita ad appena 15 giorni fa e riguarda il centro storico e le frazioni taorminesi, sarebbero addirittura 242 gli esemplari di palme infette di cui: 239 di Phoenix Canariensis; una di Phoenix dactylifera; 2 di Whashingtonia robusta. La dislocazione delle palme evidenzia che: 41 esemplari di Phoenix canariensis sono ricadenti in aree pubbliche; 44 esemplari del medesimo tipo del precedente e 2 esemplari di Whashingtonia robusta si trovano in strutture aperte al pubblico e le restanti 152 palme infette si trovano, invece, in aree di pertinenza dei privati. I controlli effettuati da Carnabuci sono stati realizzati in collaborazione con lo staff locale rappresentato da due volontari. Stando ad una approssimativa quantificazione percentuale sarebbero almeno il 70%, le Phoenix, presenti sul territorio, che sono state assalite dal coleottero. Difficile pensare, infine, a cure, soprattutto, quando l’azione del punteruolo è inoltrata. Si dovrebbe provvedere all’abbattimento delle piante immediatamente. La procedura prevede la triturazione di tutta la palma. Stando agli esperti una pianta infetta non abbattuta rappresenterebbe un pericolo per quelle che ancora sono sane. Un problema, questo, non solo di Taormina, ma di tutta la Sicilia.
complimenti al caro amico DANIEL per lo scopo di tutelare le martoriate palme dal punteruolo rosso .gli amici del verde di TAORMINA sono tutti con te.
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