Taormina. Da Jonathan Sferra, riceviamo e pubblichiamo: “A un anno dall’elezione del nuovo direttivo dell’Associazione Imprenditori per Taormina, mi pongo il quesito se esso è stato capace di difendere nelle sedi opportune la categoria che rappresenta. La risposta viene data dai fatti. Gli imprenditori taorminesi sono stati abbandonati al loro destino, messi in ginocchio da una pressione fiscale sempre più aggressiva, senza essere stati difesi dalla nostra associazione di categoria. L’assenza di un piano del commercio, cosi come il regolamento che disciplina l’assegnazione dei suoli pubblici, non ha permesso all’imprenditore di programmare i propri investimenti, il tutto sotto il nostro silenzio. In un anno di attività si è stati capaci soltanto di organizzare l’evento dei frumentini regalando qualche uovo di Pasqua, quando lo spirito dell’associazione sarebbe dovuto essere ben altro, cosi come la promozione del territorio. La mancata capacità di coinvolgere gli imprenditori nell’organizzazione delle attività carnevalesche ha contribuito a presentare una città morta, riservando inoltre ai pochissimi avventori il primo parcheggio cittadino chiuso per mancanza di pubblico, il tutto mentre le città limitrofe come S. Teresa, con pochissime risorse, hanno dato dimostrazione che è possibile organizzare con poco eventi di grande attrazione. Immaginavo un’associazione propositiva, piena di energia ed iniziative, un punto di riferimento per gli associati, capace di svolgere una vera attività sindacale, dando servizi per lo sviluppo della moderna attività imprenditoriale. Invece, ho trovato un’associazione stanca e priva di quella forza che di solito contraddistingue l’imprenditore di successo. Per i motivi sopra esposti ho rassegnato formalmente le mie irrevocabili dimissioni da componente del Consiglio direttivo dell’associazione, rimettendo il mandato conferito dagli associati, che ringrazio per la fiducia espressa nei miei confronti”.