Taormina. “La Cisl è una confederazione sindacale che attraverso le proprie strutture nazionali, regionali, territoriali e zonali affronta le questioni sociali e lavorative portando all’attenzione degli enti comunali, territoriali, regionali e nazionali le esigenze dei cittadini sia essi lavoratori occupati, disoccupati che quelli inoccupati, ma anche quelle degli anziani e pensionati”: a dichiararlo è Mario Ianniello, responsabile zonale Cisl di Giardini. “Nella fattispecie – continua Ianniello – ritengo doveroso intervenire sulle questioni che riguardano tutto il comprensorio turistico che va dalla Valle dell’Agro al confine con quella dell’Alcantara. Come si vede è un vasto territorio con potenzialità che altri ci invidiano ma non sempre si riescono a mettere a frutto. E’ da qualche mese che ho intrapreso un percorso e aperto un dialogo con le Amministrazioni comunali della zona (Taormina, Giardini, Santa Teresa di Riva, Forza D’Agrò e via dicendo), proprio per condividere le problematiche comunali e insieme trovare le soluzioni a favore dei cittadini. La crisi economico/finanziaria ed occupazionale è viva e la stanno pagando soprattutto le fasce più deboli della società (vedi l’aumento delle tasse sia comunali che quelle stabilite dal governo centrale). In questo momento è in atto una crisi nel settore edile che fa paura, il settore agricolo segna il passo, c’è qualche spiraglio positivo per i forestali, per i precari della pubblica amministrazione c’è ancora sofferenza e tutto questo è anche rapportato alle questioni di bilancio regionale e di riflesso quelli degli enti comunali per il 2013. Sul bilancio preventivo per il 2014 che riguardano i Comuni della zona di Giardini interverrò portando il contributo della Cisl affinchè si possa migliorare, con emendamenti, soprattutto le parti che faranno riferimento ai capitoli di spesa verso gli anziani, pensionati (in Sicilia più di un milione al di sotto la soglia della povertà: tra 500,00/750,00 euro mensili) ed i giovani e tutto ciò che riguarda le fasce sociali più deboli. Sicuramente qualche spreco in meno potrebbe, in parte, migliorare la situazione ai vari livelli. Ciò che produce il Pil del settore turismo (che è quello che funge da traino per il comprensorio Agro/Taorminese e fino alla Valle dell’Alcantara) è tendente al positivo ma non bisogna dormire sonni tranquilli anche perché se non gira l’economia, anche il settore potrebbe avere ripercussioni inaspettate e già c’è questa sensazione. Su questo punto e senza entrare nelle dinamiche tecniche/politiche bisogna attenzionarsi su un paradosso che in questo momento è in vita proprio nella città turistica per eccellenza e cioè Taormina. La città offre turismo a tutti i livelli, sia come accoglienza alberghiera ed extra alberghiera che di ristorazione; culturale e archeologica, percorsi naturalistici, turismo religioso. Ma in città e nel comprensorio esistono delle capacità imprenditoriali positive (sia economiche che professionali) che spesso non vengono recepite dagli organi competenti in materia e magari rifiutano l’idea di sviluppo che viene proposta. Magari l’occupazione di 134/136 (in un hotel 5 stelle categoria lusso) lavoratori, già qualificati e a tempo indeterminato a qualcuno non interessa molto, ma agli stessi lavoratori (in predicato e come da progetto vincolante) e alle loro famiglie certamente un sì molto forte. Con un sì molto forte, interessa anche alla Confederazione Cisl che rappresento nella zona e quando c’è sviluppo ed occupazione (in rispetto alle normative nazionali, regionali che comunali) interessa anche a quella territoriale, regionale e nazionale e senza dimenticare le categorie di settore: Fisascat (turismo, commercio e servizi), Filca (edilizia), Fit (trasporti e ambiente) e tutte le altre categorie dell’indotto esistente nel territorio sia comunale che comprensoriale, nonché provinciale. La famiglia De Luca-Bambara, essendo già a capo della Gais Spa Group con 4 hotel: Hotel Caparena, Villa Diodoro, Grand Hotel S. Pietro e Hotel Isabella, che dà occupazione, tra personale annuale, stagionale ed occasionale (banchettistica, matrimoni, conviviali, congressuali) a circa 350 lavoratori, è da prendere ad esempio per tutti coloro che sono impegnati nel settore. Anche per questi motivi, la Cisl chiede alla famiglia De Luca-Bambara e alla società che ha investito economicamente nel progetto di riqualificazione Grand Hotel Castello a Mare, di non recedere dal loro intendimento progettuale e proseguire sulla strada dell’aumento dei livelli occupazionali e socio/economico della città di Taormina”.