Giardini. “Vogliamo vederci chiaro sulla questione relativa al passaggio del Consorzio della rete fognante ad un Ente di ambito provinciale”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio comunale, Agatino Bosco. Il massimo rappresentante del Civico consesso della cittadina naxiota, ha deciso, di effettuare, al più presto, una riunione con le forze politiche locali per cercare di avere chiarezza su quanto sta accadendo dal punto di vista squisitamente burocratico nei confronti di una delle organizzazioni maggiorente funzionali del comprensorio turistico. “Adesso – ha affermato Bosco – è il momento di fare piena luce su quanto sta accedendo ad uno degli impianti considerati fondamentali anche in relazione all’offerta turistica, non solo di Giardini, ma anche di tutto il comprensorio”. Come si ricorderà il presidente del Consorzio, Pippo Manuli, sta cercando di attuare, in extremis, una battaglia che possa impedire che il Consorzio sia inglobato nell’Ato idrico provinciale. L’iniziativa è effettuata allo scopo di poter disporre di un Ente locale che si occupi in maniera peculiare di un territorio dalle problematiche sicuramente difficili. Esperienza di Enti superiori che abbiano a gestire molti più comuni, hanno avuto, negli anni, risultati considerati negativi proprio per quelle municipalità che guardano all’industria dell’accoglienza. “Convocherò – ha affermato Bosco – proprio Manuli per cercare di avere un quadro su quanto da realizzare e, ovviamente, se vi sarà la possibilità giuridica di farlo”. La paura nel comprensorio e che Entri “mastodontici” non siano in grado di gestire situazioni di disagio che si verificano, puntualmente, in vari punti del territorio. Il Consorzio con forze proprie, fino a questo momento, ha ottenuto risultati concreti. Basta pensare ai continui esami effettuati sulla foce del Fiume Alcantara dai quali il Consorzio è risultato essere in regola con la normativa vigente.
Così come “il Piave mormorò non passa lo straniero” anche questo Comprensorio deve non solo mormorare ma anche predisporre le proprie forze perchè non passi pure quì lo”straniero”.