Giardini. Il presidente del Consorzio delle rete fognante, Pippo Manuli, torna alla carica e tenta di sollevare, nuovamente, il problema della salvaguardia giuridica dell’Ente che si occupa della depurazione delle acque reflue, non solo a Giardini, ma anche a Taormina, Letojanni e Castelmola. Manuli chiede, appunto, un incontro ufficiale con Nello Lo Turco, primo cittadino della cittadina naxiota. Come si ricorderà, nei giorni scorsi quest’ultimo aveva indicato due possibili vie per il “salvataggio” in extremis della personalità giuridica che rischia adesso di essere inglobata nell’Ato idrico, organizzazione di ampiezza provinciale. “Ho letto le sue dichiarazioni in proposito a due possibili strade da percorrere per mantenere il Consorzio – scrive Manuli in una missiva che è stata indirizzata al massimo rappresentante di Palazzo dei Naxioti – a tal proposito, però, rammento le decine e decine di note, comprese due relazioni semestrali e l’indizione di due riunioni, inoltrate ai signori sindaci, che ponevano, appunto, l’argomento futuro dell’Ente rete fognante, cui, però, non si è dato alcun riscontro. Adesso, scaduti i regolamentari, ci giochiamo tutto al secondo tempo supplementare e speriamo, magari, in un rigore. Alle luce delle sue dichiarazioni le chiedo, quindi, di fissare una riunione politica per il prossimo 25 agosto che determini il percorso, in modo definitivo, che possa essere d’aiuto nel salvaguardare questa importantissima struttura. Il Consorzio farà, come sempre, la sua parte e ricorda che già nel dicembre 2010 è stata costituita una società capitale. Questa può essere attivata, immediatamente, solo mediante il conferimento della parte mancante del Servizio idrico integrato”. Torna, dunque, di attualità una questione che interessa tutto il comprensorio. L’Ato idrico ha già avviato tutte le iniziative necessarie ad accaparrarsi la gestione della “piccola Svizzera” che ha sede legale a Taormina ed invece ufficio amministrativo nella contrada Pietrenere di Giardini. Adesso la parola, se l’ennesimo appello di Manuli sarà ascoltato, andrà ai competenti organi politici. Certamente, però, la vicenda adesso diventa, dal punto di vista burocratico, sempre più intricata e difficile da affrontare. Il percorso burocratico è assolutamente tortuoso e pieno di insidie da superare.