Giardini. “È con grande orgoglio che martedì 9 luglio, alle 20.30, aprirò le porte della mia struttura al turismo accessibile con l’inaugurazione di Mykonos per tutti, come spiaggia accessibile alle persone con disabilità grazie al supporto dell’associazione Sicilia Turismo per tutti con a capo Bernadette Lo Bianco”: sono le parole dell’imprenditore Marco Calì, titolare del Mykonos beach club di Giardini.
“Attenzione e cura – dice Calì – sono state poste nei confronti di chi ha disabilità fisiche, psichiche e sensoriali con dispositivi adatti ad ogni esigenza specifica come per esempio menù in Braille e mappe tattili per i non vedenti; presentazioni in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) per i disabili psichici non verbali; presentazioni in Lis (Lingua dei segni italiana) per i sordi; bagni adattati, area pavimentata, lettini con altezza gamba adeguata al trasferimento da carrozzina, tavoli specifici, passerella e sedia job per le persone in carrozzina e/o con mobilità ridotta. Un supporto prezioso e imprescindibile per la realizzazione del progetto è rappresentato dalla partnership con la dottoressa Sonia Favazza, esperta del settore”.
“E’ stata una lunga trafila durante l’inverno – prosegue l’imprenditore giardinese – con non pochi adempimenti burocratici e tanti sacrifici che come le tessere di un puzzle hanno dato vita ad un quadro che rappresenta un’area di prestigio per la riviera jonica. L’obiettivo è quello di diventare il centro del turismo balneare accessibile con le attività annesse e connesse. A tal proposito la parte più impegnativa e che si auspica realizzabile in un futuro non molto lontano, nonché la punta di diamante di tutto il progetto, sarebbe una barca attrezzata di argano sollevatore per le persone con mobilità ridotta affinchè l’ accessibilità possa essere garantita non solo sulla spiaggia ma anche in mare con le suggestive escursioni lungo la costa. All’inaugurazione saranno presenti le autorità locali e diversi esponenti politici siciliani di grande spessore”.
“Un grazie va a tutte le persone che ci hanno supportati professionalmente e umanamente alla realizzazione del progetto – conclude Calì – e una stretta di mano silenziosa a chi ha cercato fortemente di non volerci in quell’area. Affinché possa essere chiaro quanto Mykonos sia veramente per tutti”.