Giardini. Domani sera (domenica 4 settembre), alle ore 19, al porticciolo Saia, dopo la novena, vi sarà la tradizionale rievocazione storica dell’arrivo dal mare del simulacro della Patrona. La piccola statua della Madonna dello scultore Turi Azzolina, collocata nella nicchia del molo, verrà messa su una barca di pescatori e portata, dopo un breve tragitto in mare, nuovamente fino al molo dove ad attenderla vi saranno i devoti, le autorità civili e religiose. A seguire, la Santa Messa al termine della quale il celebrante impartirà la benedizione del mare e delle barche. Lunedì sera, la novena e la Santa Messa animata dalla Fraternità parrocchiale dell’Ordine Francescano Secolare. Concelebrerà Padre Giuseppe Scarvaglieri, coordinatore del Comitato “P. Giammaria”. Prima della S. Messa verrà proiettato un video su Padre Giammaria. Martedì 6 settembre, novena e Santa Messa animata dagli anziani. Mercoledì 7 il secondo atteso appuntamento, quello delle ore 10 nella Chiesa Madre per assistere alla discesa del simulacro (su binari) della Madonna Raccomandata dalla nicchia per essere collocato nel fercolo. A seguire, l’offerta dei fiori. Alle 18.30 dopo i Vespri solenni vi sarà una concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone (Ct). Giovedì 8 i solenni festeggiamenti con la processione per le vie della città del simulacro della Madonna. La storia della Patrona inizia nel 1719 quando venne eretta la prima Parrocchia dipendente dall’Arcipretura di Taormina (Giardini fu elevata a Comune nel 1847). Venne dedicata a Maria per la fede dei marinai i quali prima di avventurarsi in mare “si raccomandavano”, per essere protetti dalla Madonna. Nel 1851 la prima statua venne distrutta a causa di un incendio nella Chiesa di San Nicola. Ne venne commissionata un’altra, quella attuale, modellata a Napoli nella scuola del Bottigliero intorno al 1853 e portata qui via mare col veliero dei fratelli Cacopardo. Da generazioni i giardinesi, anche emigranti, festeggiano la loro Patrona con una grande devozione. Ricordiamo per tutti Santo Vinci che ogni anno veniva dagli Stati Uniti per assistere alla festa. Di lui, il ricordo di quando saliva fino alla nicchia per aiutare a scendere la statua mentre sventolava un fazzoletto bianco gridando “Viva Maria”.
Rosario Messina