Giardini. “Da circa cinque giorni ho iniziato a notare che alcuni gatti non erano più presenti e che avanzava troppo cibo. Erano presenti solo 5, 6 gatti e nessun felino mi aspettava più al cancello, cosa che erano soliti fare”. Inizia così il triste racconto di Michela Rachele Gassani, amante degli animali e impegnata attivamente in alcune associazioni locali, che nell’ultima settimana si è accorta che sera dopo sera, all’appello mancano sempre più gatti.
La zona è quella turistico-alberghiera di Recanati, uno slargo in cui si trovano depositati alcuni cassonetti per la raccolta dei rifiuti dove una ventina di gatti randagi avevano trovato rifugio e dove venivano coccolati e rifocillati.
“Da circa due anni – dice Michela – trovo il tempo per andare a dare il cibo quotidiano ai miei a…mici, così come li definisco, e ogni sera mi aspettavano sul cancello; ognuno di loro aveva un nome, spesso mi fermavo lì con loro poiché alcuni amavano anche farsi fare le coccole e mi sentivo felice in loro compagnia”.
Da qualche giorno all’appuntamento si presentavano però sempre meno gatti tanto da insospettire la giovane toscana, di adozione giardinese, che ha cercato di capire cosa fosse successo.
“Ho chiesto al netturbino che fa servizio ogni mattina se aveva visto qualcosa e quasi con le lacrime agli occhi mi ha riferito che proprio ieri aveva trovato 4 corpi tra cui anche il piccolino di qualche mese, nero. Così ho deciso di fare un sopralluogo nel cortile destinato alla raccolta rifiuti e ho trovato un altro corpo di un altro gatto”.
Per Michela Gassani è stato un vero e proprio colpo al cuore, e per questo ha deciso di sporgere una denuncia contro ignoti per il reato di uccisione di animali previsto dal Codice penale, affinché si possa capire cosa sia realmente successo.
“Il paradosso – conclude Michela – è che quella zona, il centro raccolta rifiuti, è pieno di immondizia di qualsiasi tipo e i gatti hanno solo contribuito positivamente evitando l’invasione di topi”.
Francesca Gullotta