Taormina. Pierfrancesco Rizza, presidente della Sezione Sicilia del Wwf Italia, ha depositato, alla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Messina, un esposto con cui segnala “possibili abusi edilizi, violazioni al regolamento e alle leggi di tutela ambientale e violazioni all’Ordinanza numero 46/01 emessa dalla Capitaneria di Porto di Messina in località Isolabella, a Taormina”.
“Nella Zona A della Riserva naturale, tra gli scogli dell’isolotto adiacenti il cancello di ingresso – spiega il Wwf in una nota – avevamo denunciato, ripulito e ripristinato un’area adibita abusivamente a deposito di pedalò, a discarica e a wc a cielo aperto. La Procura della Repubblica a suo tempo era intervenuta, ponendo i sigilli alla porta del manufatto retrostante l’area. Il Wwf aveva montato una palizzata di legno e aveva vigilato per 7 anni, impedendo l’accesso a questa zona dell’Isola. Da un recente sopralluogo abbiamo riscontrato che la palizzata è stata divelta e che i sigilli apposti sono stati a quanto pare rimossi. Sono presenti numerosi rifiuti anche ingombranti, il luogo è utilizzato nuovamente come wc, la porta di ferro è stata scardinata e si notano calcinacci di varia natura. L’area è allo stato attuale una discarica di escrementi. Nella Zona B della Riserva, all’interno di una proprietà privata, si osserva la realizzazione di una piscina di notevoli dimensioni. E’ noto che le piscine necessitano sia di enormi volumi idrici e sia di altrettanto abbondanti scarichi che, per necessità manutentive del bene, sono in palese contrasto con le norme di tutela ambientali e di gestione della Riserva. Gli scarichi, oltre ad alterare in tempi e luoghi particolari la composizione chimico-fisica delle acque (forte immissione di acqua dolce in acqua salata non di origine piovana e non legata al ciclo delle stagioni), immettono sostanze chimiche usate generalmente per impedire la formazione di alghe nelle piscine e disinfettanti (non sempre solo cloro). Si segnalano inoltre numerose violazioni al regolamento e alla tutela del bene naturalistico che hanno alterato la naturalità dei luoghi e in particolare: alberi di Tamerici e Acacie sono stati tagliati lungo tutta la spiaggia; nella Zona A si bivacca con ombrelloni e sdraio nonostante il divieto dell’ordinanza 46/01 della Capitaneria; la rimozione dei rifiuti giornalieri non viene regolarmente effettuata e si nota la presenza di rifiuti ingombranti in alcuni punti della spiaggia”.
