sabato, Settembre 30, 2023
  • Login
Vai Taormina
  • Home
  • News
    • Attualità
    • Cronaca
    • Politica
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Religione
    • Sport
      • Sport News
      • Stadio Bacigalupo
      • Il Calcio a Taormina
      • Circolo del Tennis
      • Giro d’Italia
    • Redazionali
  • Grandi Eventi
  • Day & Night
    • Il Comune di Taormina
    • Numeri utili (Taormina)
    • Trasporti
    • Scuole
    • Webcam
    • Taormina Map
  • Salute
    • Salute News
    • Ospedale Taormina
    • Farmacie
    • Medici di famiglia
    • Guardia medica
  • Gusto
    • Gusto News
No Result
View All Result
  • Home
  • News
    • Attualità
    • Cronaca
    • Politica
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Religione
    • Sport
      • Sport News
      • Stadio Bacigalupo
      • Il Calcio a Taormina
      • Circolo del Tennis
      • Giro d’Italia
    • Redazionali
  • Grandi Eventi
  • Day & Night
    • Il Comune di Taormina
    • Numeri utili (Taormina)
    • Trasporti
    • Scuole
    • Webcam
    • Taormina Map
  • Salute
    • Salute News
    • Ospedale Taormina
    • Farmacie
    • Medici di famiglia
    • Guardia medica
  • Gusto
    • Gusto News
No Result
View All Result
Vai Taormina
No Result
View All Result

Operazione GdF Taormina. Connazionali emigrati da anni fingono di risiedere in Italia per beneficiare dell’assegno sociale. Sequestrati oltre 200mila euro

di Redazione
25 Febbraio 2022
Guardia di Finanza

Taormina. I finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare reale, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, sottoponendo a sequestro oltre 200.000 euro nei confronti di sette soggetti di origini siciliane, ritenuti responsabili, secondo ipotesi d’accusa, di aver indebitamente percepito, negli anni, il cd. “assegno sociale”, erogato dall’Istituto nazionale di Previdenza Sociale.
Le indagini, eseguite dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Taormina guidata dal capitano Angelo Schillaci e coordinate dalle Procura della Repubblica di Messina, si inquadrano nell’ambito delle generali funzioni attribuite alla Guardia di Finanza ai fini della ricerca, prevenzione e repressione delle violazioni in materia di uscite dello Stato, delle Regioni, degli Enti locali e dell’Unione Europea e traggono origine da una mirata attività di analisi finalizzata ad intercettare e reprimere l’indebita percezione di prestazioni previdenziali.
L“assegno sociale”, come noto, ha sostituito la preesistente “pensione sociale”, ha natura marcatamente assistenziale – essendo destinato a coloro che versano in condizioni economiche manifestamente disagiate – ed è erogato dall’INPS in tredici mensilità.
La sua concessione è vincolata non solo al rispetto di determinati requisiti reddituali, ma anche e soprattutto a requisiti anagrafici: essere cittadini italiani di età superiore a 66 anni e 7 mesi, con stabile e continuativa dimora
nel territorio italiano per almeno 10 anni. Non è sufficiente il mero dato formale della residenza, talché l’eventuale prolungato soggiorno all’estero diventa causa di perdita della prestazione previdenziale. Proprio tale ultima circostanza, quindi, costituiva il principale elemento su cui si focalizzava l’attenzione investigativa, selezionando gli approfondimenti sul conto di una serie di soggetti connotati da alti profili di rischio.
In particolare, le investigazioni delle Fiamme Gialle di Taormina si concentravano sui soggetti destinatari dell’odierno provvedimento cautelare (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari e che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) i quali, solo formalmente, risultavano essere rientrati in Italia da Paesi sudamericani o europei, aver ottenuto la residenza in piccoli comuni della fascia jonica della provincia peloritana (S. Alessio Siculo, Limina, Roccalumera), per poi, anche nel giro di pochi mesi, presentare richiesta di percezione del beneficio.

Gli accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica di Messina, tuttavia, hanno restituito – secondo ipotesi investigativa e che dovrà comunque trovare conferma nei successivi gradi di giudizio – una realtà completamente diversa, emergendo come si trattasse di un mero “fittizio trasferimento della residenza in Italia non appena raggiunta l’età minima per accedere alla prestazione previdenziale”.
I comportamenti documentati dalle indagini ed oggetto delle odierne contestazioni provvisorie sono risultati i più disparati:
– per simulare il requisito della dimora abituale, è emerso come alcuni richiedessero di mantenere la residenza presso abitazioni di fatto mai abitate, dimorando stabilmente in Sud America, ovvero, in alcuni casi, risultassero
iscritti nelle liste di locali medici di base, senza che questi abbiano mai effettuato visite domiciliari o addirittura averli mai conosciuti, ovvero ancora documentassero l’acquisto di medicinali presso farmacie del comprensorio
(evidentemente avvalendosi dell’ausilio di terzi soggetti, verosimilmente in possesso della tessera sanitaria agli stessi intestata);
– parimenti, per simulare il requisito reddituale, in un caso, emergeva come il richiedente il beneficio previdenziale avesse rappresentato una fittizia separazione dal coniuge, persino omettendo di dichiarare l’attualità dell’esercizio della propria professione di architetto.
In definitiva, secondo ipotesi d’accusa, un’articolata catena di false dichiarazioni e varie condotte artificiose, “proditoriamente finalizzate” – nel loro complesso – “a trarre in inganno l’Ente erogatore in ordine allasussistenza”, in capo ai cittadini richiedenti, “dei requisiti di legge” per il riconoscimento del beneficio economico.
Sulla scorta del quadro di anomalie così ricostruito, pertanto, riconoscendo la convergenza del quadro indiziario ed il pericolo di aggravamento delle conseguenze dei delitti ipotizzati, il competente G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica peloritana, ha quindi disposto il sequestro per equivalente delle somme indebitamente percepite, negli anni dal 2016 al 2021, per un importo complessivo pari a 203.653,00 euro.
L’operazione odierna testimonia, ancora una volta, l’impegno della Guardia di Finanza e dell’Autorità Giudiziaria di Messina nel reprimere le truffe ai danni della macchina statale, a salvaguardia della corretta erogazione dei pubblici contributi, così garantendo alle comunità locali condizioni di vita migliori e sicuramente più eque, nonché che le risorse statali vengano destinate a chi davvero ne ha bisogno.

Tag: Angelo SchillaciGuardia di FinanzaTaormina
CondividiTweetInvia

Webcam Piazza IX Aprile

Webcam Live

Webcam Baia di Naxos

“Taormina I Love You”: mostra di Saro Laganà

G7 2017 Taormina Capitale del Mondo

Vai Taormina

Associazione Culturale “A 360 Gradi”
P.I.: 02975920832

Vai Taormina (Giornale on line)
Direttore Saro Laganà
Reg. Trib. Me n. 14/05

E-mail:
saro@sarolagana.com

© 2022 Vai Taormina

No Result
View All Result
  • Home
  • News
    • Attualità
    • Cronaca
    • Politica
    • Cultura
    • Spettacoli
    • Religione
    • Sport
      • Sport News
      • Stadio Bacigalupo
      • Il Calcio a Taormina
      • Circolo del Tennis
      • Giro d’Italia
    • Redazionali
  • Grandi Eventi
  • Day & Night
    • Il Comune di Taormina
    • Numeri utili (Taormina)
    • Trasporti
    • Scuole
    • Webcam
    • Taormina Map
  • Salute
    • Salute News
    • Ospedale Taormina
    • Farmacie
    • Medici di famiglia
    • Guardia medica
  • Gusto
    • Gusto News

© 2022 Vai Taormina

Bentornato!

Effettua il login per il tuo account sotto

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente, oppure il tuo indirizzo email, per reimpostare la tua password.

Accedi