Da Pippo Manuli, riceviamo e pubblichiamo: “Ancora una volta, per l’ennesima volta, mi ritrovo a parlare della mia Taormina e del suo comprensorio. Taormina e il comprensorio sono davanti ad un bivio per scrivere il proprio futuro, un futuro che dia discontinuità rispetto a un presente, dimentico di un passato, che troppo spesso e per troppi aspetti ha umiliato le potenzialità innate di questo incantevole sito visitato e cantato da illustri personaggi, limitandone le potenzialità. Bisogna riannodare le fila, riscoprire quell’immensa risorsa che è la storia di Taormina e considerare l’hinterland (Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola) come un tutt’uno. Ambiente, difesa del territorio, turismo: queste le direttrici che hanno lo stesso senso di marcia e dunque complementari. Taormina e il comprensorio hanno una loro specificità: geografica, l’incanto della loro posizione; storica, le vestigia del passato affondano le radici nei millenni trascorsi; culturale, la riscoperta di questo luogo nasce con i grandi viaggiatori, fini intellettuali di un’Europa che riscopriva la grecità, le origini della nostra civiltà. Fare leva su queste incommensurabili risorse per colmare il gap con le nuove prorompenti mete turistiche, non solo esotiche, che si propongono sul mercato. Oggi non c’è turismo se non si dà, oltre ad un eccellente servizio, un territorio curato e pulito, difeso e protetto, innervato sì da infrastrutture ma che non faccia scempio dell’ambiente. Non può esserci sviluppo se non si fa della propria storia una risorsa viva, da fare vivere, per vivere. Queste le ragioni per scelte coraggiose: piani e programmi di ampio respiro e di lungo termine, in grado d’indirizzare il futuro ed essere guida per gli investitori. Non è più tempo di pannicelli caldi né di guerre di campanile. Taormina cresce, se l’hinterland si sviluppa. Fare sistema che non può più essere un modo di dire ma una seria e proficua esperienza di stretta collaborazione tra tutti i soggetti, pubblici e privati. Il comprensorio turistico del Taorminese può essere una fuoriserie, come tale va trattato e guidato. Altrimenti diventerà un’utilitaria che sulle strade del futuro è sorpassata da tutti”.