S. Teresa.“Galeotta fu la rapina” per due criminali, un uomo ed una donna, stile “Bonnie e Clyde”, per i quali “Cupido” pare abbia fatto scoccare la fatidica freccia proprio nel corso di un “colpo” in un istituto di credito del comprensorio taorminese. L’uomo, 40 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è catanese, mentre la donna, 38 anni, è residente a Misterbianco (Ct). La rapina era scattata intorno alle 15 dello scorso 1° settembre nella cittadina ionica. Una coppia di rapinatori, abbracciati come una “tranquilla coppietta” (proprio per non destare sospetto) erano entrati presso l’agenzia della “Banca dello sviluppo”, sita in via Regina Margherita. Una volta guadagnato l’ingresso, avevano manifestato le loro vere intenzioni, dividendosi e minacciando i presenti con frasi tipo “apri quella porta altrimenti esco il coltello”, palesando così il possesso di armi, tanto da rendere tutti incapaci di sostenere qualsivoglia reazione. Dopo aver asportato e messo in una busta di plastica il bottino di circa 3.000 euro, i due si sono quindi allontanati facendo perdere le proprie tracce. Frattanto, i carabinieri della Stazione di S. Teresa, supportati dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Taormina, esaminati immediatamente i fotogrammi del sistema di videosorveglianza della banca, selezionavano quelli di maggiore interesse, dando così inizio alla caccia alla “coppia”, sotto la direzione della dott.ssa Liliana Todaro, sostituto procuratore della Repubblica di Messina. Le successive attività investigative, supportate con le immagini acquisite, consentivano ai carabinieri di Taormina, diretti dal capitano Gianpaolo Greco, di giungere all’identificazione della coppia di rapinatori, che sono stati rintracciati e fermati nel porto di Catania, al loro rientro dal Veneto, dove si erano recati per una breve vacanza.
Mauro Romano
