Taormina. Federalismo per la Sicilia “sì” ma con i piedi di piombo e senza intaccare concetti come la solidarietà sociale. E’ quanto emerso durante il seminario di studi organizzato dal coordinamento isolano del Pdl che aveva per tema appunto “Federalismo e Piano per il Sud”. I lavori sono stati aperti dai coordinatori regionali Giuseppe Castiglione e Domenico Nania e si sono svolti nei locali dello storico hotel “S. Domenico”. Numerosi i presenti all’iniziativa, tra cui: il ministro della Giustizia, Angelino Alfano; il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto; il presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale, Enrico La Loggia e il presidente della Prima Commissione Affari costituzionali del Senato, Carlo Vizzini. Fitto ha incontrato nel pomeriggio anche i rappresentanti delle parti sociali. L’iniziativa è stata ghiotta anche per parlare di argomenti di respiro nazionale. Alfano ha affermato per esempio che: “Al governo della Regione siciliana c’è un presidente eletto con il Centrodestra ma che governa con la Sinistra e questo la dice tutta sull’inaccettabilità di una vicenda che tradisce il mandato del popolo e realizza un ribaltone. Anche in questo caso, se Lombardo volesse essere trasparente dovrebbe dimettersi e ricandidarsi con la sinistra, che dovrebbe presentare liste accanto a lui e votarlo”. Il Guardasigilli ha aggiunto: “Rispetto a ipotesi di governi futuri oggi la lettura dei giornali è un florilegio di ipocrisia. Si parla di futuri governi tecnici, governo del presidente, governo di responsabilità nazionale, addirittura governo di scopo. Non è immaginabile, però, che ci si dimetta – ha aggiunto Alfano – perchè il presidente della Camera, per la prima volta nella storia repubblicana, chiede le dimissioni del presidente del Consiglio. Non ci si dimette per una diretta Sky”.
“Le regioni stiano tranquille: non sono in discussione le assegnazioni dei fondi Fas 2007-2013, è invece in discussione la modalità di spesa”. Lo ha detto dal canto suo il ministro degli Affari regionali, Raffaele Fitto. Parlando, in particolare, del Mezzogiorno d’Italia, per quanto riguarda “sia i Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate) sia i fondi comunitari europei” la “situazione è complicata e problematica”. “In Sicilia – spiega – così come nel Mezzogiorno non c’è un problema di quantità di risorse da assegnare ma il problema serio è di qualità della spesa e di come utilizzare queste risorse evitando di perderle”. Poi Fitto snocciola numeri e dati: “Sulla programmazione Fas precedente abbiamo un ritardo enorme. Lo abbiamo verificato negli incontri che ho avuto di recente con i presidenti delle Regioni”. Sulla Sicilia, in particolare, Fitto spiega che, per quanto riguarda la spesa Fas antecedente il 2007, “la percentuale di spesa è inferiore al 30%”.
Caso strano oggi non ci sono infiltrati sinistroidi! Vedo che tutti sono d’accordo verso una maggiore severità nei confronti di quei magistrati che invece di fare il loro dovere fanno i propri comodi. Mi sono sempre chiesto il perchè se un medico sbaglia un’operazione debba essere perseguito e condannato da quella stessa magistratura che invece non è mai giudicata e punita per gli errori che commette. Infatti se un magistrato sbaglia l’impianto accusatorio o se un giudice sbaglia una sentenza, non sono loro a pagare, è lo Stato che deve risarcire il malcapitato di turno. Questo significa che paghiamo tutti noi, perchè sia ben chiaro che lo Stato siamo noi. Mi sembra giusto e doveroso che se un magistrato sbaglia, debba pagare per i propri errori.