Taormina. Caso acquedotto di contrada S. Filomena a Trappitello: Palazzo dei Giurati sta predisponendo gli atti per una denuncia contro ignoti, mentre l’Asm pensa a riorganizzare fonti alternative di approvvigionamento del prezioso liquido. La protesta, contro il fango che sgorga dai rubinetti delle abitazioni, soprattutto dell’area di Trappitello, monta ogni giorno che passa. “Ho dato mandato – ha detto il proposito il sindaco, Mauro Passalacqua – agli uffici dell’Azienda Servizi di effettuare un dettagliato resoconto, anche fotografico, di quanto accade, per inoltrare una segnalazione agli organi competenti”. La situazione sembra peggiorare ogni giorno che passa. “Adesso – ha affermato il liquidatore della Municipalizzata, Cesare Tajana – stiamo considerando anche la possibilità di reperire diverse falde acquifere. Parlando con i tecnici a disposizione, sono venuto a conoscenza che, in passato, venivano sfruttati pozzi nell’area di Villagonia ed inoltre in quella di Mazzarò. Certamente bisognerà verificare se è possibile ripristinare tali sorgenti, ma rimarrebbe, in ogni caso, la necessità di servire la frazione di Trappitello”. La questione relativa all’inquinamento delle fonti della popolosa frazione rischia di mettere in difficoltà tutto il territorio di pertinenza della casa municipale. Nel complesso di sollevamento del borgo taorminese esistono due vasche di raccolta. In questo momento gli operai stanno usando, alternativamente, uno dei due voluminosi contenitori. Quando se ne sporca di fango uno, viene adoperato l’altro. Un sistema questo che può essere adoperato solo ed esclusivamente in questo periodo dell’anno, visto che la richiesta di acqua potabile è minore rispetto alla stagione turistica. Tale escamotage risulterebbe inutile, per esempio, durante la canicola d’agosto, quando il fabbisogno del prezioso liquido aumenta in maniera esponenziale. L’ultima proposta che potrebbe tagliare la testa al toro è quella di realizzare, in tempi brevi, un impianto di depurazione. Quest’ultima risulta essere, però, una soluzione onerosa. Qualcuno ha già immaginato che si dovrebbe, addirittura, agire in danno di quanti hanno causato il disservizio. In questo caso bisognerà appurare, attraverso un’indagine conoscitiva, i motivi del perché di quanto accade, puntualmente, ad ogni acquazzone.
Le falde acquifere si mantengono pulite fino a quando qualcosa (un terremoto) o qualcuno (la mano dell’uomo) non interviene sporcandole (e ci vuol poco). Conosco sorgive di acqua in origine limpidissima e batteriologicamente pura che sono state inquinate da costruzioni soprastanti ad essa. Casi di tal genere sono molti e possono passare inosservati. Ma quando ad essere privati dall’acqua potabile sono tanti,come nel caso specifico,allora diventa un dramma. Si vorrà trivellare per cercare l’acqua altrove? bene,forse la si troverà,ma sarà potabile?…..Quando ci si renderà conto che l’ambiente va rispettato non per ideologia ma perché conviene a tutti,pure a quelli che lo disattendono e che poi dovranno anch’essi subirne i danni.
Egregi amministratori,
visto e considerato che ormai da parecchi giorni nella ns. frazione di Trappitello sgorga acqua inquinata o sporca di fango, cosa ne pensate di non far pagare l’acqua (visto che non è potabile)ai residenti della frazione. In alternativa se proprio volete siamo anche disponibili ad accettare delle forniture di acqua minerale.
Grazie
L’acquedotto come cartina di tornasole della vita amministrativa della Città!