Taormina. Sul “Caso Spisone” la protesta si allarga. Dopo le bollenti dichiarazioni del Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Daniele Caprino, a indignarsi per le condizioni in cui versa una delle spiagge più conosciute della capitale siciliana del turismo sono Patrizia Grasso e Mario Brenna, che durante queste festività pasquali hanno lasciato Milano per trascorrere qualche giorno nella loro casa a Taormina mare. “Abbiamo letto le parole del Generale Caprino – ha spiegato Patrizia Grasso – e ci associamo alla sua segnalazione-denuncia. E’ assolutamente scandaloso quello a cui assistiamo da un anno a questa parte. Nello scorso mese di agosto il colore delle acque di Spisone faceva rabbrividire, perchè era tra il marrone e il nero. Una situazione, questa, causata probabilmente da alcuni scarichi non autorizzati che dal Torrente S. Antonio finiscono a mare. Mi ricordo che un bambino, la scorsa estate, ha rimediato un’infezione micotica. Per non parlare del fatto che, ogni tanto, il Torrente S. Antonio emana odori nauseabondi per colpa dei quali siamo costretti, anche in piena estate, a chiudere porte e finestre per non soffocarci. Spero che le autorità competenti provvedano a risolvere al più presto questa particolare vicenda. L’anno scorso sono rimasta meravigliata dal fatto che, in una località turistica rinomata in tutto il mondo come Taormina, anzichè risolvere il problema alla base, è stato apposto un cartello con il divieto di balneazione. Una cosa è certa: se entro l’inizio dell’estate Spisone continuerà a versare in queste condizioni vergognose, provvederò a vendere la mia villa a Taormina mare e non farò più ritorno in quella che ancora viene stranamente chiamata la Perla dello Jonio”.