Taormina. Presso l’ex Chiesa di San Francesco di Paola, a Taormina, si è conclusa nei giorni scorsi la VIII stagione concertistica indetta dall’A.Gi.Mus., l’associazione giovanile musicale che ha come presidente, per la zona di Taormina, il maestro Rosa Greco. “Per la conclusione di tale stagione – ha spiegato Mirella Bolognari in una nota – si è scelto di eseguire una performance sperimentale che univa suoni classici quali quelli di Chopin, Ravel, Debussy a brani di electronic music appositamente composti da Ernesto Pizzi. Al piano Maria Pizzuto, grandissima interprete il cui tocco mirabile inframezzava la modernità dei suoni elettronici alle note classiche, creando un sincronismo inusitato per suoni talmente lontani, liquefatti e distinti tra loro, che si penserebbe impossibile da far convivere . Il concerto dal titolo In bianco e nero, in prima assoluta, ha coinvolto anche alcune immagini fotografiche di Rino Pizzi e citazioni letterarie di Tolstoj, Guy de Maupassant e Saint-Exupéry. Si è creata così una sinergia dall’impatto innovativo, un recital pianistico magistralmente condotto dalla bravura e sensibilità degli artisti. Maria Pizzuto, docente di Pianoforte presso il conservatorio Corelli di Messina, viene ritenuta dalla critica più qualificata portatrice di una verità estetica che manifesta, tra l’altro, con una commovente, totale partecipazione emotiva ai brani che di volta in volta esegue; Ernesto Pizzi anch’egli docente per l’indirizzo tecnologico presso lo stesso Conservatorio di Messina, ha realizzato musiche per spettacoli multimediali in programmi radiotelevisivi nazionali. Come un caleidoscopio, la musica, attraverso i tasti bianchi e neri del pianoforte, sprigiona ed evoca mondi oltre il confine del suono, sia esso avveniristico e futuribile, sia classico. Bianco e nero, rievocazione di partiture rilette ed unificate alla luce di una diversa prospettiva musicale attraverso un’electronic music che ha coniugato ai suoni, i segni di immagini indelebili quali ricordi dell’anima… Questo ed altro si è visto ed ascoltato nell’ultimo concerto stagionale dell’A.Gi:Mus., a cui il pubblico presente ha decretato, con un lunghissimo applauso, un successo meritato per il coraggioso e realmente innovativo esperimento musicale”.