Taormina. In data odierna il giudice monocratico del Tribunale di Messina ha condannato alla pena di anni 5 e mesi 2 di reclusione l’uomo resosi responsabile dei reati di cui agli artt. 81, 336, 582,576, 585 e 368 del Codice penale e art. 4 legge 110/1975 commessi in Taormina il 14 maggio 2018 a danno dell’ispettore di Polizia locale Giuseppe Cacopardo, del vicecomandante Daniele Lo Presti e degli ispettori Antonino Raneri ed Eugenio Longo (per il reato di calunnia).
Il 14 maggio 2018, come si ricorderà, l’uomo, al fine di costringere l’ispettore Cacopardo a compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio, usava violenza e minaccia a mano armata (coltello serramanico) nei confronti dello stesso causandone una lesione permanente all’occhio sinistro.
Successivamente, al fine di assicurarsi l’impunità, denunciava per abuso d’ufficio il vicecomandante Lo Presti e gli altri operatori intervenuti pur sapendoli innocenti.
L’arrestato risulta ristretto presso la casa circondariale di Termini Imerese.
Le parti civili sono state rappresentate e difese dagli avvocati Alessandro Barbera, Fabio Di Cara e Sara Lombardo.