
Taormina. L’ex vicesindaco di Taormina, Claudio Ambrogetti, ricorda la figura di Peppe Mazza (scomparso ieri), non solo esponente politico storico della sinistra taorminese ma anche grande terzino insieme allo stesso Ambrogetti, quest’ultimo portiere del Taormina Sporting club alla fine degli Anni ’60.
“Una vita insieme – racconta Ambrogetti – la formazione del Taormina nell’anno 1968 principiava Ambrogetti, Mazza, Bozzurro o Di Mauro. Io portiere, lui terzino, io dietro, lui avanti a difendere la porta. Da ragazzi ai Salesiani negli infiniti e combattuti tornei e poi sui campi polverosi della nostra Sicilia per tanti meravigliosi anni. Poi il lavoro alla Biblioteca con il cav. Barbera, padre del nostro amato Sarino. Peppe studiava nel frattempo l’inglese e il russo per lavorare al meglio sulle navi come straordinario barman inventore di importanti cocktail e vincitore di premi importanti a livello anche internazionale. Dopo l’esperienza preziosa sulle navi è ritornato a Taormina. Di giorno lavorava in famosi alberghi come ad esempio il San Domenico. E di notte al Tout Va del compianto golden boy taorminese Saro Fichera per restare nel calcio. Il tutto per acquistare una casa, l’attuale, ove sistemare dignitosamente i suoi genitori e i fratelli. Generosissimo come sempre. Fu il primo compromesso della mia carriera professionale di avvocato redatto per lui. L’infaticabile Peppe, storico tifoso Iuventino, trovò il tempo di dedicarsi alla politica con la sinistra diventando un esponente di spicco della stessa. Infine, imprenditore con il ristorante Porta Messina divenuto famoso e poi la leucemia. Peppe è stato sfortunato. In vecchiaia avrebbe potuto raccogliere i frutti per se e per la sua splendida famiglia del grande lavoro svolto ma il destino ha voluto diversamente. Per me resta un grande compagno di vita e sono onorato di essergli sempre stato amico. Ringrazio tutti i familiari per l’affetto e l’assistenza con cui lo hanno circondato in questi lunghi anni di malattia e in particolare Gabriella per la cura nei suoi confronti che gli hanno consentito di vivere con dignità la fine della sua vita. Ciao Peppe, ci lasci un importante patrimonio di umanità”.