Taormina. Nei giorni scorsi, alla Fondazione “Giuseppe Mazzullo”, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, è stato presentato il libro: “A me la mela” di Nicolò Scuderi. La presentazione è stata organizzata in maniera ineccepibile dalla Fondazione “Mazzullo”, presieduta da Antonio Lo Turco. Al tavolo dei relatori erano presenti: Nicolò Scuderi (docente di Chirurgia plastica all’Università La Sapienza di Roma), Giovanni Scapagnini (docente di Biochimica all’Università del Molise), Giancarlo Zanetti (attore e regista) e Antonio Lo Turco. “La chirurgia plastica – ha spiegato Nicolò Scuderi – sembra essere in una fase di crescita, di progresso, ma in realtà non è così, in quanto siamo in un periodo di appannamento. Abbiamo organizzato numerosi incontri riguardanti il tema della chirurgia, in cui sono intervenuti tanti ingegneri, fotografi, scrittori, architetti, ballerine e personalità di spicco. Nel libro ho inserito diversi dialoghi immaginari, i quali sono principalmente frutto del mio inconscio, dove mi relaziono con esperti, con pazienti e diversi personaggi storici”. “La bellezza è legata strettamente alle neuroscienze – ha affermato Giovanni Scapagnini – dove la maggior parte della comunità non accetta l’invecchiamento e cerca di combatterlo attraverso la chirurgia plastica. Il considerarsi bello è dentro di noi, in quanto il cervello identifica in modo chiaro questo aspetto. La paura di invecchiare, di perdere la propria bellezza, crea disagi enormi alle persone, le quali si sentono spaventate e meno sicure dei propri mezzi”.
Luigi Siligato