Taormina. Dalle rappresentanti dei genitori della Scuola dell’Infanzia di Taormina (Alessandra Cacopardo, Antonella Ferrara e Francesca Napoli) riceviamo e pubblichiamo la seguente nota (a cui è allegata la foto in alto):
“I genitori della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo 1 di Taormina – si legge nella nota – vogliono esprimere tutto il loro dissenso riguardo lo spostamento della stessa, nella nuova sede sita in Via Bagnoli Croci, angolo Via Miss Mabel Hill. La situazione venutasi a creare con la pandemia di COVID-19, alla luce delle ultime disposizioni mediche e governative, impone il distanziamento sociale anche nelle scuole, con conseguente potenziamento di organico. Ci si ritrova oggi, invece, ad avere camere d’albergo riconvertite a classi piccolissime, in cui non solo il distanziamento è annullato, ma dove i bambini non hanno nemmeno la possibilità di muoversi liberamente al loro interno. Ad oggi non è nemmeno avvenuto il potenziamento di organico. Gli effetti personali dei piccoli, giubbotti e zaini, devono essere lasciati fuori, accatastati uno sull’altro su un tavolinetto, proprio per la mancanza di spazio”.
“I rappresentanti dei genitori delle tre classi, con una piccola delegazione di genitori – prosegue la nota – hanno cercato di capire come si fosse arrivati a questa soluzione, facendo più incontri e chiedendo più volte delucidazioni in merito. Dalla sede comunale, che ha regolare documentazione, si apprende che la scelta della sede è stata definita dalla dirigente scolastica e da due rappresentanti del Consiglio d’istituto, che hanno dato il loro benestare. Nessun rappresentante di classe, né genitore è stato interpellato e ci si è ritrovati ad avere delle camere d’albergo in funzione di aule. La rabbia cresce ancora di più, perché da un incontro fatto con il parroco si evince la sua piena disponibilità nel fornire all’Istituto comprensivo tre aule vere e proprie, in Via Pirandello, che avrebbero rispettato tutti i requisiti necessari, ma pare che la sua proposta, alla luce della scellerata scelta, non sia stata proprio presa in considerazione. Stanze di albergo pessimamente adeguate ed allestite a scuola d’infanzia, contro tre classi vere e proprie; non era poi cosi difficile effettuare la scelta”.
“L’Amministrazione ccomunale – si legge ancora nella nota – è stata sempre attenta e presente in questo periodo, dando la possibilità, anche ai genitori, di poter interagire, ma, in questa decisione di plesso scolastico, siamo stati tagliati fuori, siamo stati messi davanti al fatto compiuto, quando ormai il punto di non ritorno era stato già superato. In data 03/11/2020 è stata inviata alla dirigente scolastica tramite Pec una richiesta di incontro, alla quale non è mai pervenuta risposta. Da questo malcontento è nata una raccolta firme, con cui il 99% degli aventi diritto alla scuola d’infanzia ha manifestato il proprio disappunto. Stiamo solamente dando voce ai nostri bambini. Questa raccolta firme, nella giornata di ieri è stata inviata al prefetto di Messina, al sindaco di Taormina e alla dirigente, con la speranza che chi di competenza possa certificare l’idoneità delle aule-pollaio e che comunque si operi per il benessere dei bambini”.