Taormina. La “Via degli Artisti” si arricchisce di altri nomi d’arte, preziose presenze per una strada che, nata nel 2009, già rientra nei luoghi di interesse turistico-culturale della città del Minotauro. L’Accademia Euromediterranea delle Arti presenta nella Via degli Artisti una terza mostra collettiva a cura del critico e giornalista Maria Teresa Prestigiacomo. “La Via degli Artisti – ha spiegato Maria Teresa Prestigiacomo – ha già visto nomi del calibro di Clelia Celleghini, Gianfranco Montini, Francesco Bruno, Fiorella Leani, Pilar Segura, Rosa Libra, Maria Stella Costanzo, Maria Luisa Lanteri-Balsamo, Dino Vitale, Giovanni Firrincieli, Maurizio Piazza, Maria Colletti, Ninni Trifirò, Pina Ragaglia, Nicola Oriente, Loredana Mortellaro, Ezio Ranaldi, Luciana Adami, Elena Capone, continua con Tony Cassisi, Elena Capone, Angela Barra, Marcella Biondo ed Angela Sarchiello. La Place du Tertre di Mont-Martre, di Parigi, sembra rivivere a Taormina, a due passi da Palazzo Corvaja. Ai vernissages erano presenti l’ideatore Dino Papale e il consigliere Pina Raneri, facenti le veci del sindaco Mauro Passalacqua. Liliana Tona coordina i lavori della mostra. Le opere di Ranaldi sono state ospitate dal ristorante Le Naumachie, consone all’eleganza del locale, Capone è stato ospitato dal ristorante Il Baccanale. La boutique Elisa ha ospitato le opere di Angela Barra e così via, lungo la strada degli artisti. Il 30 luglio calerà il sipario sulle mostre dell’Accademia, con un arrivederci al prossimo anno. Gli eventi hanno determinato un incremento turistico locale ed internazionale. Una attesa ricaduta sul territorio; tanti artisti hanno soggiornato a Taormina, durante il periodo della mostra, attirando anche l’attenzione su Taormina, da parte dei loro amici che, per festeggiare gli artisti, hanno piacevolmente gustato la cucina dei ristoranti locali, scegliendo gli hotel più vicini alla via medesima. La speranza è quella di far girare il nome dei pittori e promuovere e consolidare la loro immagine, in una location internazionale come quella di Taormina”.