Taormina. Scongiurata, per il momento, la vendita all’asta dei locali dell’ex Pretura di Corso Umberto. Lo ha deciso il giudice per le esecuzioni immobiliari di Messina, Ugo Scavuzzo, in una sentenza depositata in questi giorni. Per salvare dalla vendita all’asta giudiziaria il primo piano della struttura, di proprietà, appunto, di Palazzo dei Giurati, si attendeva la decisione del giudice. Il bene di pertinenza della casa municipale potrebbe essere di interesse storico ed architettonico e quindi inalienabile. E’ in corso, in proposito, uno studio della Sovrintendenza. Una vicenda, questa, seguita dall’assessore al Contenzioso, Fabio D’Urso. Legale rappresentante di Palazzo dei Giurati è l’avvocato Paolo Turiano Mantica. Il tutto scaturisce da un vecchio debito della casa municipale per lavori effettuati al Palazzo dei Congressi. La curatela fallimentare della ditta vantava un credito di 400 milioni della “vecchie” lire, adesso lievitato ad un milione e 500 mila euro dal quale scaturisce, appunto, il pignoramento del bene poi, appunto, messo al pubblico incanto. Come si ricorderà, l’asta fissata alcuni mesi fa è andata deserta. Adesso, però, il pericolo che qualche spregiudicato imprenditore possa accaparrarsi della struttura per pochi spiccioli nel prossimo appuntamento della vendita appare scongiurato. Per evitare questa ipotesi, ha lavorato Palazzo dei Giurati allo scopo di bloccare una vendita scaturita da un iter la cui storia parte da molto lontano. Sulla questione è stato effettuato anche un esposto dai vertici della casa municipale per verificare le responsabilità penali che hanno condotto ad una simile vicenda. Da sottolineare che a questo brillante risultato si è arrivati grazie all’intenso lavoro dell’Amministrazione comunale ad opera degli uffici del Contenzioso. Un grande plauso, dunque, va all’Amministrazione Passalacqua e in particolare all’assessore Fabio D’Urso.