Taormina. L’assessore alle Partecipate, Carmelo Valentino, dice “no” ad una eventuale messa in liquidazione dell’Azienda servizi municipalizzati. In questi giorni i consiglieri comunali Agostino di Pietro, Fiero Messina e Antonio Lo Monaco hanno presentato un ordine del giorno urgente nel quale si richiedeva la modifica dell’articolo 64 dello statuto Asm, che sancisce un referendum popolare qualora si decidesse la messa in vendita della principale azienda cittadina. Sulla liquidazione i tre preferirebbero, invece, una decisione da parte del Civico consesso. Ancora ci troviamo nella fase delle discussioni ma i vari personaggi politici stanno indicando le proprie ragioni. “Non si capisce come mai qualcuno – ha affermato Valentino – abbia immaginato la modifica della norma. Mi sembra difficile pensare alla liquidazione quando l’azienda non è in sofferenza, tranne in qualche momento dell’anno solare, in cui si hanno solo difficoltà fisiologiche di cassa. Non mi risulta che l’azienda non riesca a pagare stipendi o fornitori e non si registrano carenze nei servizi affidati alla Municipalizzata. A seguito di queste indicazioni oggettive credo che quanto avvenuto nell’ambito dell’Assemblea cittadina sia una proposta bizzarra, presa anche in maniera unilaterale da alcuni consiglieri di Alleanza Taorminese. Concordo, invece, con quanti hanno manifestato già le loro perplessità rispetto all’azione effettuata come ad esempio il delegato della frazione di Trappitello, Vittorio Sabato ed il segretario del Pd, Claudio Ambrogetti”. Insomma la questione Asm sta infiammando gli ambienti politici di ogni ordine e grado. Per qualche rappresentante del Civico consesso quanto accaduto nell’ambito dei lavori dell’Assemblea cittadina è stato considerato un agguato politico. Sulla stessa lunghezza d’onda di Valentino si sono trovati i rappresentanti del Consiglio comunale, Piero Benigni e Sergio Cavallaro.
Ma i consiglieri che parlano di liquidazione conoscono la procedura ???
Sono a conoscenza del fatto che tutti gli oneri derivanti dalla liquidazione dell’ASM sono a carico del socio di maggioranza “Comune di Taormina” ???? Per esempio se l’ASM non ha la disponibilità finanziaria e la dismissione delle attività non coprono le passività, il Comune dovrà erogare il TFR maturato verso i dipendenti, eventuali debiti tributari, bancari e i debiti verso i fornitori etc etc etc !!!!
Meno male che in minoranza ci sono dei grandi imprenditori, manager e professionisti che possano dare un contributo attivo al Sindaco: …….mi sa che siamo messi veramente male.
E poi c’è il revisore dei conti dell’ASM che potrà dare una mano: grande professionista affermato con esperienza su importanti società operanti nel tessuto imprenditoriale della provincia di catania e messina.
Scusa Valentino, tu parli di maggioranza, ma mi sai dire quanti consiglieri sono espressione del tuo assessorato visto che anche Sferra non ha votato contro la proposta di liquidazione?
Mi dite quanti in consiglio sono contro questa proposta? Quanti consiglieri rispondono a Valentino, Muscolino e Garipoli? Rispondo io: NESSUNO. E allora di che maggioranza si parla?
Ultima domanda: quanti lavoratori sono stati “indicati” da Valentino, Cavallaro & c. e che sono stati assunti in ASM qualche mese fa?
La città è stanca.
Ma scusate come può ancora qualcuno fare parte attiva di questa Maggioranza quando ha ancora un Contenzioso con il Comune ed ha chiesto il pignoramento dei beni comunali.
ciao direttore
Forse qualcuno dei nostri “soloni” a qualche progetto chiavi in mano pronto?
Forse hammo intenzione di lasciare campo libero ai più “furbi” come nel caso della Madonnina?