Taormina. Nessuna impresa specializzata vuole occuparsi della mensa scolastica taorminese. La gara d’appalto indetta è, infatti, andata deserta. Lo ha annunciato, con rammarico, il vice sindaco Pippo Calabrò, che ha la delega, appunto, all’Istruzione. ”Il servizio sostitutivo che fino a questo momento era attivo sarà sospeso venerdì – ha detto l’amministratore – poi non sarà possibile effettuare, dal punto di vista burocratico, proroghe. In ogni caso si cercherà di avviare un percorso alternativo per garantire l’erogazione dei pasti. In ogni caso visto che la scuola, ormai sta per terminare le lezioni, i tempi sono stretti per poter agire. Indire, per esempio, un’altra gara ci condurrebbe a non avere più a disposizione la mensa per quest’anno”. Come si ricorderà Palazzo dei Giurati aveva indetto il pubblico incanto per la gestione dell’importante servizio realizzato con affidamento provvisorio con una spesa massima di 40mila euro. La gara si doveva tenere con le modalità stabilite, il 12 di questo mese, alle ore 10, presso i locali dell’Ente appaltante ubicato sul corso Umberto 217. Gli uffici non hanno ricevuto, però, alcuna busta. Bisognerà, adesso, verificare il perché un pubblico incanto così importante non venga considerato appetibile per le imprese di settore. La fornitura era prevista per un numero presunto di 2mila300 pasti a settimana, per un periodo di circa sei mesi, secondo modalità, tempi e condizioni stabiliti nel capitolato speciale d’appalto e tabella dietetica. L’importo a base d’asta per ogni singolo pasto era stato fissato in 4.46 euro, più Iva, sino alla concorrenza della spesa di 192mila euro, anche in questo caso più Iva. Sulla possibilità o meno di realizzare la gara nei giorni scorsi si sono registrate tante polemiche. Alcune forze politiche locali volevano spingere l’acceleratore sulla qualità della mensa con un capitolato “blindato”. Tutte discussioni inutili adesso visto quanto accaduto mette in difficoltà tanti genitori. Qualche mamma, che lavora nel settore turistico, ha manifestato tangibilmente le sue difficoltà per una mancanza di tale servizio.