Taormina. Monta la protesta per il “Caso Spisone”. Come si ricorderà, nei giorni scorsi il Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza, Daniele Caprino, era intervenuto per sollevare un problema abbastanza grave. Nel Torrente S. Antonio, infatti, finiscono alcuni scarichi non autorizzati che poi sfociano nel mare di Spisone, con tutte le conseguenze che tutti possono immaginare. A rafforzare quanto detto dal Generale Caprino erano stati Patrizia Grasso e Mario Brenna, residenti a Milano ma con una villa a Taormina mare. Adesso, ha chiesto la parola anche Andrea Cesario, che a Spisone gestisce un noto lido balneare. “Siamo messi davvero male – ha spiegato Cesario – e la stagione non si preannuncia positiva. Il 2 agosto del 2010 era stato indicato il divieto di balneazione perchè nel nostro mare veniva giù la fogna. Un fatto strano, questo, visto che il mese di agosto è il momento migliore in cui si deve operare a livello turistico e in cui bisogna dare un’immagine pulita del territorio. Noi, invece, abbiamo avuto una spiaggia in condizioni pietose, con l’acqua del mare sporchissima, visto che non si poteva fare il bagno. Abbiamo perso tanti clienti, tutta la gente è andata via e io, come gestore del lido, ho fatto una pessima stagione. Tutta la baia è infettata e inquinata. Per noi è un danno economico rilevante. Il bello è che la chiamano ancora la Perla dello Jonio! Il Torrente S. Antonio, a distanza di un anno, continua a buttare giù terra, fango e fogna. In questi mesi non è stato fatto nulla ed è una vergogna. Sono riusciti solo ad apporre i cartelli con il divieto di balneazione e se ne sono infischiati di tutti noi. Che grande delusione!”.
Problema di non facile soluzione!
Occorre “tempo” per “capire” a cosa sia dovuta questa “inaspettata” fuoriuscita di liquami, dopodichè indire una conferenza di servizi, del tipo “Scivolamento strada in Contrada Rossello a Mastrissa” per definire il da farsi, magari con una dettagliata relazione di un tecnico, poi reperire i fondi necessari alla “giusta causa”, quindi la gara d’appalto, infine avviare i lavori!
Il tutto richiede tempo, tempo e tempo!!!
Intanto si stanno valutando gli effetti dell’inconveniente, dovuto essenzialmente alla stagione “eccezionalmente piovosa” che ha aumentato la portata delle acque al punto da rischiare di far saltare il collettore fognario che utilizza il troppo pieno per eliminare le acque in “eccedenza”, per decidere se è il caso o no di chiudere “temporaneamente” il transito, la balneazione, la pesca, il turismo, le attività commerciali, i lidi, le abitazioni residenziali, le strutture alberghiere, la ferrovia, la S.S.114 e chi più ne ha più ne metta!!!
Urge un’adeguata segnaletica in loco del tipo: “Scusate per il disagio, stiamo RIPOSANDO per voi!
Certamente devo segnalare il pericolo poi troveranno la soluzione non preoccupatevi la nostra amministrazione non vi delude