
Taormina. Da diversi anni nella Parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Trappitello si realizza il lunedì ed il martedì della settimana santa, quest’anno il 10 e 11 Aprile alle ore 21,00 la Rappresentazione della Passione e Morte di Gesù, comunemente detta “Via Crucis vivente”. All’interno della chiesa completamente trasformata dalle essenziali ma funzionali alle scene, verranno rappresentate gli ultimi momenti di vita di Gesù.
La rappresentazione ha inizio con l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme della domenica della palme, seguiranno le scene dell’ultima cena con l’istituzione dell’Eucaristia, la lavanda dei piedi, l’annuncio del tradimento di Giuda e del rinnegamento di Pietro. Da qui la scena si sposta nel giardino degli ulivi dove Gesù prova l’umana angoscia dell’abbandono e la paura della morte, ma accetta di fare la volontà del Padre. Qui avviene il bacio del tradimento di Giuda e l’arresto di Gesù. Subito dopo Gesù viene condotto da Caifa e davanti al Sinedrio, qui avviene il rinnegamento di Pietro ed il pentimento di Giuda, ma si decide anche la condanna di Gesù, ma non avendo il potere di metterlo a morte decidono di condurlo da Pilato per strappargli la sentenza di morte. È qui che si sposta la scena successiva, con un Pilato titubante ma impaurito dalla pressione della folla e dal rischio di sommosse che lo avrebbero messo in cattiva luce davanti all’imperatore romano. Quindi dopo aver fatto flagellare Gesù, lavandosene le mani, lo condanna alla crocifissione. Gesù caricato della Croce inizia la sua “Via Crucis” verso il Calvario, incontrando la Madre, il Cireneo, le pie donne e la Veronica.
Ritroviamo nella scena successiva Gesù in croce in mezzo ai due ladroni e quando “tutto è compiuto” Gesù muore in croce. Deposto dalla Croce viene posto tra le braccia di sua madre Maria, e la scena richiama alla “pietà”, con Maria straziata dal dolore che piange il figlio morto. La rappresentazione della nostra Via Crucis vuole essere un momento di riflessione quasi di preghiera, in un clima intimo e semplice ci mette davanti le sofferenze subite e sopportate da Gesù, ma anche i suoi doni, principalmente l’amore e la speranza, perché è vero che la morte passa attraverso la sofferenza e la Croce ma dal sacrificio d’amore di Gesù nasce la nostra più grande speranza: la Risurrezione.