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Taormina. “All’esito del voto elle Europee 2024 bisogna chiaramente prendere atto che l’Amministrazione comunale in carica, guidata dal sindaco Cateno De Luca, è minoranza. Se ieri si fosse votato per le Comunali, con la stessa affluenza del 2023 avremmo sancito che in un solo anno di fatto avrebbe perso oltre 1.700 voti. Ed il ridimensionamento si estende a Messina, alla provincia ed alla regione, dove il risultato è il 7,5%, ben lontano da ogni possibilità di condurre una coalizione alternativa al Centrodestra al governo. Per non parlare della deludente percentuale nazionale, che invece di essere una rampa di lancio ha segnato solo l’1,2%, con una flessione netta soprattutto dove si voleva l’exploit”: sono le parole di Filippo Patanè, coordinatore del Pd di Taormina.
“La luna di miele con la città – dice Patanè – è finita. Il papa straniero i miracoli non li fa, ammesso e non concesso che non vengano ritenuti tali la moltiplicazione dei lidi balneari, delle società pubbliche (vedi fondazioni, patrimonio, socialcity etc.), degli affidamenti alla Municipalizzata e la moltiplicazione delle assunzioni interinali. Sì, perché bisognerebbe dimostrare che il piano di raccolta rifiuti di Asm non sarà più costoso di quello scritto ai tempi dall’assessore reintegrato o i bus circolari alla fine non circolino vuoti, aumentando di fatto solo spese ed assunzioni. Il dato è che la coalizione allargata del centrosinistra (PD, M5S, AVS, Azione, SUE) a Taormina ha ottenuto il 30% dei consensi, quindi si candida a pieno titolo per esprimere la sua proposta di governo per la città. Una proposta che andrà di pari passo con la voglia di rinnovamento, nelle persone, nei temi e nei metodi, che è emersa dalle Amministrative del 2023 e dalle Europee di ieri. Proposta aperta a tutti i migliori che vorranno spendersi. Anche nel massimo rispetto dell’attuale composizione della minoranza consiliare, che però è chiamata a prendere posizione e rispondere alla relazione annuale, non per difendere il passato, ma per amore di verità e per chiudere una volta per tutte con la novella del cavaliere straniero che viene in soccorso della bella Taormina, abusata dalla vecchia politica, ma non per salvarla, piuttosto per sottometterla, perché nella fretta di far entrare i nuovi padroni dalla porta principale pare essere diventati stranieri in casa propria”.