Taormina. Aula consiliare infuocata in occasione dell’ultima seduta di Consiglio comunale. Numerosi genitori, infatti, hanno protestato perché, a poche settimane dalla ripresa delle lezioni, infatti, non si sa ancora quale plesso accoglierà gli studenti delle Elementari e delle Medie di Taormina centro. A unirsi alla protesta, anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. “Alcuni esponenti pentastellati – ha dichiarato il portavoce grillino Saro Puglia, ex candidato a sindaco di Taormina – hanno prima partecipato alla manifestazione organizzata dai genitori degli alunni delle Scuole Elementari e Medie della Ugo Foscolo, successivamente hanno assistito a un deprimente Consiglio comunale. Abbiamo voluto trasmettere in diretta sui vari sociali network diversi momenti della manifestazione. Reso pubblico e immediato un evento spontaneo e privo di bandiere politiche organizzato da liberi cittadini indignati ed arrabbiati per l’incertezza sul futuro della scuola a cui i propri figli o i propri nipoti dovranno recarsi tra un mese circa e affrontare un nuovo anno scolastico. Quello che possiamo dire è che l’inconsistenza e l’incompetenza di questa Amministrazione comunale è disarmante. Quattro anni senza programmazione a lungo termine, quattro anni vissuti alla giornata, lasciando al faremo domani problemi che dovevano essere affrontati in maniera drastica e definitiva nell’immediato. Quattro anni di finanziamenti europei, nazionali e regionali persi per incapacità progettuale. Agli alunni e ai genitori della Ugo Foscolo diamo la nostra solidarietà e la nostra disponibilità per qualsiasi atto essi vogliano intraprendere. La strada sarà piena di ostacoli, messi da chi da 20 anni si è alternato al governo della città, molti siedono ancora in quegli scranni, difendendo quella preziosissima poltrona con le unghie e con i denti, facendo della passione per la politica il loro principale lavoro e la loro fonte di reddito. Ai componenti di quest’Amministrazione comunale chiediamo di farsi un serio esame di coscienza, di ammettere la propria incapacità e dimettersi”.