Taormina. I responsabili dei gruppi che ogni anno, in occasione del Carnevale di Taormina, realizzano i carri allegorici con i relativi gruppi in maschera, sono venuti a conoscenza di un fatto increscioso, grave e lesivo dell’immagine della città di Taormina.
Avvertiti di raggiungere i locali della piscina comunale, concessa dal Comune di Taormina come spazio per la realizzazione e deposito dei vestiti e delle strutture realizzate in occasione del Carnevale, alcuni rappresentanti dei gruppi hanno riscontrato, all’interno della struttura comunale, segni d’irruzione da parte di ignoti che con atti di vandalismo hanno distrutto la maggior parte del materiale, lasciato a deposito in piscina già da parecchi mesi.
Strutture e vestiti distrutti e gettati nelle vasche vuote della piscina, vetri in frantumi, porte sfondate, vernice gettata a terra. Già in passato atti simili sono stati commessi da parte di alcuni adolescenti taorminesi poi intercettati dalle forze dell’ordine.
“L’Amministrazione, nella persona dell’assessore Andrea Carpita e il Consiglio Comunale nella persona del presidente del Consiglio Lucia Gaberscek, con il supporto unanime di tutti i capigruppo (Manfredi Faraci, Alessandro Russotti, Gianluca Raneri, Antonella Merola, Nunzia Giammona e Monica Islanda) ha proceduto a sporgere denuncia contro ignoti per dare mandato alle forze dell’ordine di individuare gli autori di quanto accaduto”.
“Taormina non tollera atti di maleducazione e di vandalismo – dichiarano all’unisono i rappresentanti dell’Amministrazione e i capigruppo dei carri – le piazzette, i vicoli, i parcheggi, il belvedere, la villa comunale e tutti i luoghi pubblici non sono e non devono diventare terra di nessuno, dove in barba ad ogni regola e alla buona educazione e al senso civico alcune persone possono pensare di sfogare la loro noia o di trascorrere il loro tempo libero in questo modo. Ci auguriamo tutti che atti del genere non si debbano più ripetere e provvederemo a prendere i provvedimenti necessari affinché chi pensa di restare impunito possa essere individuato e sanzionato”.