Taormina. Il 24 e il 25 settembre 2024 si è svolto, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, il convegno “Il giardino italiano del ‘900. Storia, modernità, identità”, organizzato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dall’Associazione Parchi e Giardini d’Italia (APGI), in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
Il convegno, articolato in tre sezioni, ha indagato i giardini italiani a partire dagli Anni Venti del secolo scorso proponendone una lettura trasversale in chiave storica e culturale. La prima sezione del convegno è stata dedicata alla situazione italiana in relazione a quella internazionale, la seconda sezione è stata incentrata su alcune fondamentali figure di architetti che hanno realizzato giardini di grande rilievo, ed Infine, per la terza sezione, sono stati scelti sei giardini italiani per raccontare l’Identità: i Giardini del Vittoriale degli Italiani di Gabriele D’Annunzio, descritti da Angelo Piero Cappello, Dirigente Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, la Scarzuola di Tomaso Buzzi da Alfonso Ippolito, i giardini “mediterranei” di Russell Page, da Alessandra Vinciguerra, l’“Hortus conclusus” di Mimmo Paladino a Benevento da Roberto Serino e Pasquale Palmieri, il Giardino Calcata/Portoghesi da Guglielmo Bilancioni, il Giardino di Casa Cuseni, a Taormina da Andrea Bruciati. Quest’ultimo, direttore di Villa d’Este e Villa Adriana ha esposto, il 25 settembre scorso, all’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in presenza e in remoto, con migliaia di collegamenti on line, la sua magnifica relazione dal titolo evocativo “Aurea aetas” (l’età dell’oro), la sintesi delle arti e il giardino di Casa Cuseni a Taormina”, uno studio scientifico accuratissimo sui grandi artisti e intellettuali che hanno realizzato il Giardino di Casa Cuseni.
Inaspettato l’intervento di Giuseppe La Mastra, funzionario del MIC che, relazionando sul censimento dei giardini italiani affermava: “Il Catalogo Generale dei Beni Culturali Italiani si arricchisce di nuovi vocaboli, uno di questi è Casa Cuseni, a Taormina, selezionata dal Comitato scientifico del Convegno per la campagna fotografica di implementazione delle banche dati dei Beni Culturali Italiani”.
Si tratta di un riconoscimento di altissimo prestigio; il recente ingresso di Casa Cuseni nella Rete Nazionale dei Musei Italiani ha dato a questo monumento una dignità nazionale. ll contributo scientifico di Andrea Bruciati, direttore di Villa Adriana e Villa d’Este, raffinato ed autorevole storico dell’arte, ha dato a questo monumento l’atteso riconoscimento internazionale.