Taormina. Sono iniziati ieri e si concluderanno il prossimo 22 maggio i festeggiamenti in onore di S. Rita da Cascia. Ieri pomeriggio, infatti, in una gremitissima Piazza Raggia, ha avuto luogo la benedizione delle famiglie voluta da Padre Salvatore Sinitò, nel mese di maggio dedicato a Maria. Il parroco della città, durante la funzione, ha benedetto l’acqua che è stata poi consegnata alle famiglie convenute. All’organizzazione della cerimonia hanno contribuito fattivamente, tra gli altri, anche Paolo Restuccia, Francesco Buciunì e Giancarlo Laganà. Quest’ultimo, come si ricorderà, è rappresentante per la Chiesa di S. Domenica del Consiglio Pastorale Parrocchiale. La parte musicale della cerimonia è stata a cura di Salvatore, Ivan e Cristian Lo Giudice e Paolo Restuccia. All’appuntamento erano presenti anche gli uomini della Protezione civile di Taormina e il consigliere comunale Pina Raneri (quest’ultima, come si ricorderà, è molto vicina a Padre Sinitò). Dopo la benedizione, la statua della Madonna è stata portata in processione nella Chiesa di S. Domenica, seguita da una folla di gente al suono delle campane (ieri, infatti, oltre a essere il primo giorno della Novena, era anche la festa della Madonna di Fatima). Il programma dei prossimi giorni prevede: da oggi al 18 maggio, nella Chiesa di S. Domenica, alle ore 18.30, il S. Rosario e la preghiera a S. Rita; dal 19 al 21 maggio ci sarà il Triduo con la Santa Messa conclusiva alle 19; mentre il 22 maggio, giorno della festa di S. Rita, è prevista la celebrazione liturgica alle ore 11 con la benedizione delle rose. A seguire, ci sarà la supplica. La storia ricorda che la statua della Santa arrivò a Taormina il 12 aprile 1947 e fu deposta nella Chiesa Madre dove il 27 aprile dello stesso anno venne solennemente benedetta dall’arciprete del tempo, Mons. Cacopardo. Nel maggio del 1948 ci fu una grande festa, che accentuò nella Chiesa di S. Domenica la devozione dei taorminesi a Santa Rita, tanto che ormai il tempio sacro, da molti, viene chiamato anche Chiesa di S. Rita.